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No, Crosetto non fu l’unico a votare contro il Mes

| 16 dicembre 2022
La dichiarazione
«Sono l’unico che non votò il Mes, quando lo votò tutto il Parlamento»
Fonte: YouTube | 16 dicembre 2022
ANSA/ANGELO CARCONI
ANSA/ANGELO CARCONI
Verdetto sintetico
Il ministro della Difesa esagera.
In breve
  • Il 19 luglio 2012, alla Camera, il deputato Crosetto votò no al disegno di legge per la ratifica del trattato del Mes, andando contro la linea del suo partito, il Popolo della libertà. La stessa scelta fu fatta, però, anche da un suo compagno di partito e dai deputati della Lega Nord. TWEET
  • In Senato la Lega Nord votò no, insieme ad altri due senatori: uno del Popolo della libertà e uno dell’Italia dei valori. TWEET
Il 16 dicembre, alla festa dei dieci anni di Fratelli d’Italia a Roma, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato di essere stato l’«unico» a non votare per la ratifica del trattato che nel 2012 ha istituito il Meccanismo europeo di stabilità (Mes). «Lo votò tutto il Parlamento», ha aggiunto il ministro.

Abbiamo verificato e le cose non stanno così.

I voti per il Mes

Ad aprile 2020 abbiamo ricostruito in un approfondimento tutti i passaggi e le votazioni che hanno portato alla nascita del Mes, un’organizzazione che ha l’obiettivo di aiutare con prestiti gli Stati dell’area euro in difficoltà. In queste settimane si sta tornando a parlare del Mes perché l’Italia è rimasto l’unico Paese a non aver ancora ratificato, con un voto del Parlamento, la riforma del trattato istitutivo del Mes, approvata a gennaio 2021.

Quasi undici anni fa, il 2 febbraio 2012, il governo tecnico guidato da Mario Monti firmò il trattato che istituiva il Mes. Il disegno di legge per la ratifica fu presentato al Parlamento italiano a inizio aprile 2012. All’epoca, i partiti che sostenevano il governo Monti erano il Popolo della Libertà (da cui, a dicembre 2012, sarebbe nato Fratelli d’Italia), il Partito democratico e altri schieramenti più piccoli. 

Il 12 luglio 2012, il Senato ha approvato il disegno di legge per la ratifica del trattato che istituiva il Mes, con 191 voti favorevoli, 21 contrari e 15 astenuti. Tra i voti contrari, 19 erano dei senatori della Lega Nord, all’opposizione del governo Monti, mentre un senatore di Italia dei Valori (Elio Lannutti) e un senatore del Popolo della Libertà (Antonino Caruso) votarono contro la linea del loro partito. All’epoca, 74 senatori del Popolo della libertà e 83 del Pd votarono a favore della ratifica.

Una settimana dopo, il 19 luglio 2012, è toccato alla Camera dei deputati votare per il disegno di legge di ratifica. In quell’occasione, il testo fu approvato con 325 voti favorevoli, 53 contrari e 36 astenuti. Tra i no, c’erano 51 voti contrari della Lega e due voti contro la linea del Popolo della Libertà, che si era schierato per il sì, come il Partito democratico. Tra i due voti contrari del centrodestra, c’erano i no di Guido Crosetto, oggi ministro della Difesa, e di Lino Miserotti. Il Mes «è uno strumento che probabilmente potrebbe essere utile, anche se i mercati che l’hanno già scontato dimostrano di no, ma nessuno scrive che uno strumento utile possa essere costruito senza dibattere sui contenuti, sul metodo e sulle forme con cui è costruito», aveva dichiarato Crosetto in aula, motivando il suo voto contrario, con gli applausi della Lega Nord. «Quando dico che non si è discusso abbastanza sul tema, non mi riferisco soltanto ai contributi generali o all’idea che sta dietro questi provvedimenti, ma anche alle cose che stanno nascoste all’interno delle pieghe. Purtroppo, però, non è più possibile intervenire: o lo accettiamo così o non lo accettiamo. Per questo motivo, voterò contro».

Ricapitolando: non è vero che Crosetto fu l’unico in Parlamento a non votare per la ratifica del Mes. Anche la Lega Nord votò contro, così come altri due parlamentari del Popolo della Libertà e uno dell’Italia dei valori.

Il verdetto

Guido Crosetto sostiene di essere stato l’«unico» a non votare per il Mes, «quando lo votò tutto il Parlamento». Abbiamo verificato e il ministro della Difesa sbaglia. 

Il 19 luglio 2012, alla Camera, è vero che il deputato Crosetto votò no al disegno di legge per la ratifica del trattato del Mes, andando contro la linea del suo partito, il Popolo della libertà. La stessa scelta fu fatta, però, anche da un suo compagno di partito e dai deputati della Lega Nord. 

Anche in Senato la Lega votò no, insieme ad altri due senatori, uno del Popolo della libertà e uno dell’Italia dei valori.

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