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I turisti stranieri sono sempre di più, ma sono maggioranza in poche regioni

| 26 luglio 2024
La dichiarazione
«Sempre più turisti stranieri scelgono il nostro Paese [...]. Gli stranieri ormai sono il 54 per cento del totale degli arrivi»
Fonte: Corriere della Sera | 26 luglio 2024
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Verdetto sintetico
La ministra del Turismo ha sostanzialmente ragione.
In breve
  • Secondo Istat, nel 2023 gli arrivi turistici in Italia sono cresciuti del 13,4 per cento rispetto al 2022, mentre le presenze sono aumentate del 9,5 per cento. TWEET
  • Oltre il 52 per cento delle presenze turistiche ha riguardato turisti stranieri, percentuale che scende intorno al 51 per cento per gli arrivi. TWEET
  • Tra il 2009 e il 2023 gli arrivi di turisti stranieri in Italia sono aumentati del 65 per cento, le presenze del 42 per cento. TWEET
Il 26 luglio, in un’intervista con il Corriere della Sera, la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha parlato del fenomeno dell’overtourism, il sovraffollamento turistico che può causare disagi ai residenti e danni ai beni culturali. «Dobbiamo essere orgogliosi che sempre più stranieri scelgono il nostro Paese: significa che tutti vogliono l’Italia, la nostra cultura, le nostre bellezze, il nostro cibo», ha detto Santanchè. La ministra ha poi aggiunto che gli stranieri rappresentano ormai «il 54 per cento del totale degli arrivi» turistici.

Abbiamo controllato che cosa dicono i numeri e, al di là delle posizioni della ministra sull’overtourism, i fatti riportati da Santanchè sono sostanzialmente corretti.

Com’è andato il turismo nel 2023

Quando si parla di numeri relativi al turismo, bisogna fare innanzitutto una distinzione tra due statistiche. Il numero degli “arrivi” indica quanti turisti hanno effettuato il check-in negli esercizi ricettivi turistici, mentre il numero delle “presenze” indica quante notti i turisti hanno trascorso negli esercizi ricettivi.

Lo scorso 4 giugno l’Istat ha pubblicato i dati preliminari sulle presenze e gli arrivi turistici nel 2023. L’istituto nazionale di statistica ha messo insieme i numeri provenienti da due fonti: i dati Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi e i dati del servizio “Alloggiati web” del Ministero dell’Interno, dove devono essere inviati i dati degli ospiti di ogni struttura ricettiva.

Gli esercizi ricettivi presi in considerazione da Istat sono di due tipi: tra gli “esercizi alberghieri” rientrano gli alberghi, classificati in cinque categorie sulla base del loro numero di stelle, e le residenze turistico-alberghiere; gli “esercizi extra-alberghieri” comprendono i campeggi, i villaggi turistici, gli agriturismi, gli ostelli, i bed and breakfast, le case per ferie, i rifugi e altri esercizi ricettivi.

Secondo i dati preliminari, nel 2023 gli arrivi turistici in Italia sono stati 134,4 milioni, il 13,4 per cento in più rispetto al 2022, mentre le presenze sono state 451,2 milioni, in crescita del 9,5 per cento rispetto all’anno precedente. Entrambi questi due numeri sono più alti rispettivamente del 2,3 per cento e del 3,3 per cento rispetto al 2019, l’anno precedente all’inizio della pandemia di Covid-19.

Il ritorno alla situazione precedente alla pandemia non ha finora riguardato tutte le regioni. Nel 2023 dodici regioni e le due province autonome di Trento e Bolzano hanno registrato un aumento delle presenze rispetto al 2019, mentre le restanti sette regioni hanno registrato un calo (Grafico 1). Lazio (+15,4 per cento), Lombardia (+12,4 per cento) e Sicilia (+11,4 per cento) sono le tre regioni dove le presenze sono cresciute di più, mentre Campania (-8,7 per cento), Basilicata (-15,1 per cento) e Calabria (-18,3 per cento) sono quelle con il calo più forte.
Grafico 1. Presenze negli esercizi ricettivi per regione, variazioni percentuali 2023 su 2019 – Fonte: Istat
Grafico 1. Presenze negli esercizi ricettivi per regione, variazioni percentuali 2023 su 2019 – Fonte: Istat

Quanto pesano i turisti stranieri

Nel suo rapporto Istat ha fornito anche alcune statistiche sul turismo straniero in Italia. 

«Dopo l’intervallo pandemico e immediatamente post-pandemico, nel 2023 la componente estera della clientela turistica torna ad essere prevalente rispetto a quella domestica: il 52,4 per cento delle presenze negli esercizi ricettivi è rappresentata, infatti, da clienti non residenti in Italia», ha scritto l’istituto nazionale di statistica (Grafico 2). «I turisti stranieri tornano, quindi, a superare quelli italiani, con un’incidenza addirittura superiore a quella registrata nel 2019 (la quota di presenze estere era pari al 50,5 per cento)».
Grafico 2. Presenze turistiche nel 2023 per residenza dei turisti – Fonte: Istat
Grafico 2. Presenze turistiche nel 2023 per residenza dei turisti – Fonte: Istat
Dunque, nel 2023 oltre il 52 per cento delle presenze turistiche ha riguardato turisti provenienti dall’estero, una percentuale vicina al «54 per cento» citato da Santanchè nell’intervista con il Corriere della Sera. La ministra, però, ha fatto riferimento più precisamente agli «arrivi» dei turisti, che come abbiamo visto sopra sono una statistica diversa da quella delle presenze. Se si analizzano i dati contenuti nel database di Istat, si scopre che l’anno scorso quasi il 51 per cento degli arrivi turistici nel nostro Paese ha riguardato turisti provenienti dall’estero [1]. Questa percentuale non coincide con il 54 per cento citato da Santanchè, ma comunque è più alta del 50 per cento. 

Non tutte le regioni comunque sono coinvolte allo stesso modo dal turismo straniero, anzi (Grafico 3). Solo in cinque regioni su 19 e nella provincia autonoma di Bolzano le presenze dei turisti stranieri sono la maggioranza sul totale, ma queste regioni sono quelle con il numero più alto di presenze e per questo motivo influenzano il dato nazionale. Le tre regioni dove la percentuale più alta di turisti è residente in Italia sono il Molise (90,6 per cento), l’Abruzzo (85,6 per cento) e le Marche (83,6 per cento). Le proporzioni si ribaltano al lato opposto della classifica: nella provincia autonoma di Bolzano il 70,6 per cento delle presenze turistiche nel 2023 ha riguardato stranieri, in Veneto il 69,3 per cento e nel Lazio il 64,2 per cento.
Grafico 3. Presenze turistiche per regione e per residenza dei turisti, anno 2023 – Fonte: Istat
Grafico 3. Presenze turistiche per regione e per residenza dei turisti, anno 2023 – Fonte: Istat
Messe insieme, Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Lazio, Veneto e provincia autonoma di Bolzano contano più del 56 per cento di tutte le presenze turistiche nazionali del 2023. Per avere un ordine di grandezza, l’anno scorso le province autonome di Trento e Bolzano hanno avuto circa 56 milioni di presenze turistiche, un numero più alto di quelle registrate da tutte le regioni del Sud (54 milioni) e da quelle di Sicilia e Sardegna (32,5 milioni). Il Veneto da solo ha avuto quasi 72 milioni di presenze.

Quanto è cresciuto il turismo straniero

La ministra del Turismo ha ragione quando dice che «sempre più stranieri scelgono il nostro Paese» per trascorrere le vacanze. 

Il grafico sottostante mostra che nel 2023 gli arrivi di turisti stranieri in Italia sono aumentati del 4,4 per cento rispetto al 2019, mentre le presenze sono cresciute del 6,1 per cento [2]. In generale, negli ultimi quindici anni il turismo straniero nel nostro Paese ha avuto una dinamica di continua crescita, fatta eccezione per gli anni tra il 2020 e il 2022, condizionati dalle misure restrittive adottate per fronteggiare la pandemia di Covid-19. L’anno scorso gli arrivi di turisti stranieri sono stati più alti del 65 per cento rispetto al 2009, mentre le presenze sono aumentate quasi del 42 per cento.
L’“Indagine sul turismo internazionale” pubblicata lo scorso 18 giugno dalla Banca d’Italia fornisce alcuni dati interessanti sul turismo straniero in Italia. Per esempio, i viaggiatori stranieri che nel 2023 hanno pernottato almeno una notte in Italia hanno speso 49,6 miliardi di euro, a fronte dei 42,4 miliardi spesi nel 2022. I viaggiatori provenienti dalla Germania sono al primo posto in classifica per spesa complessiva (poco meno di 8 miliardi di euro), seguiti dai viaggiatori statunitensi (circa 6,5 miliardi) e da quelli provenienti dal Regno Unito (4,5 miliardi).

Il verdetto

Secondo Daniela Santanchè, sono sempre di più i turisti stranieri che scelgono l’Italia come meta per le vacanze, e la loro percentuale sul totale dei turisti nel nostro Paese ha raggiunto il 54 per cento. Abbiamo controllato e la ministra del Turismo ha sostanzialmente ragione. 

Nel 2023 oltre il 52 per cento delle presenze turistiche in Italia ha riguardato turisti stranieri, percentuale che scende intorno al 51 per cento per gli arrivi. Tra il 2009 e il 2023 gli arrivi di turisti stranieri in Italia sono aumentati del 65 per cento, le presenze del 42 per cento.

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[1] Selezionare “Paesi esteri” dal menù a tendina “Paese di residenza dei clienti” e fare il rapporto con il dato relativo a “Mondo”. 

[2] Selezionare gli anni dal menù a tendina in “Seleziona periodo”.

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