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No, la bolletta del gas non scende per merito del governo

| 06 febbraio 2023
La dichiarazione
«Il calo del 34,2 per cento della bolletta del gas sul mercato tutelato per i consumi di gennaio è un risultato raggiunto grazie alle concrete misure attuate dal governo»
Fonte: Twitter | 3 febbraio 2023
EPA/CLEMENS BILAN
EPA/CLEMENS BILAN
Verdetto sintetico
La presidente del Consiglio dà al suo governo meriti che non ha.
In breve
  • Arera ha comunicato che il costo delle bollette del gas riferite ai consumi di gennaio calerà rispetto a dicembre perché è diminuita la spesa per la materia prima, ossia il gas naturale. TWEET
  • Il calo del prezzo del gas è dovuto a una serie di fattori non riconducibili a misure adottate dal governo. Nemmeno l’introduzione del tetto al prezzo del gas a livello europeo sembra aver contribuito finora al calo dei prezzi. TWEET
Il 3 febbraio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato sui social la notizia che il costo delle bollette del gas, riferite ai consumi di gennaio, calerà del «34,2 per cento» rispetto a dicembre. Secondo Meloni, questo calo è stato raggiunto «grazie alle concrete misure attuate dal governo».

Fatti alla mano, la presidente del Consiglio si prende meriti che non ha, come hanno sottolineato anche altre testate, tra cui Il Foglio e l’HuffPost.

Che cosa dice Arera

Il 2 febbraio l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), che svolge l’attività di controllo del mercato dell’energia, ha pubblicato l’aggiornamento sui costi delle bollette del gas del mese di gennaio per le famiglie che hanno una fornitura nel cosiddetto “mercato tutelato”, ossia che non hanno un operatore del mercato libero. 

Arera ha calcolato che a gennaio 2023 «si registra una riduzione del 34,2 per cento del prezzo del gas naturale per la famiglia tipo rispetto al mese precedente». Una “famiglia tipo” consuma in media 1.400 metri cubi di gas all’anno. L’autorità ha spiegato che il calo del 34,2 per cento è determinato da tre fattori. Il principale, che pesa per un -35,9 per cento, è la riduzione della spesa per la materia prima, ossia il gas naturale. Questa voce è leggermente compensato al rialzo da un +0,3 per cento di aumento «legato alla spesa per il trasporto e la gestione del contatore» e da un +1,4 per cento legato «al nuovo livello di copertura degli oneri di sistema» previsto dalla legge di Bilancio per il 2023, approvata alla fine del 2022 dal Parlamento. Gli oneri di sistema sono i costi fissi in bolletta che servono a coprire attività di interesse generale del sistema elettrico e del gas, come per esempio gli incentivi per l’utilizzo e la produzione di energie rinnovabili.

Dunque il calo del costo delle bollette del gas per le famiglie del mercato tutelato si spiega con il calo del costo del prezzo del gas. E come mai è avvenuto questo calo? L’operato del governo c’entra qualcosa?

Perché è calato il prezzo del gas

Per rispondere a questa domanda sono utili due rapporti pubblicati il 23 gennaio dall’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Acer), un organismo dell’Unione europea che si occupa della regolamentazione a livello europeo del mercato dell’energia, e dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma), che vigila il mercato finanziario dell’Ue. Entrambe hanno fornito una valutazione preliminare dell’introduzione in Europa di quello che è stato ribattezzato “tetto al prezzo del gas” (in inglese price cap). A dicembre i Paesi dell’Ue hanno trovato un accordo, su spinta non solo dell’Italia ma anche di altri governi europei, per introdurre dal 1° febbraio 2023 un «meccanismo di correzione del mercato» per contenere i costi elevati delle importazioni di gas. Il tetto al prezzo del gas è stato così fissato da un regolamento a 180 euro al megawattora. 

Come spiega il rapporto di Acer, il prezzo del gas a livello internazionale è iniziato a calare già dalla fine di settembre 2022 a causa di una serie di fattori. Per esempio, la domanda di gas delle industrie si è ridotta a causa dei prezzi elevati e delle misure di efficientamento introdotte nei mesi precedenti. Nell’Ue il livello degli stoccaggi di gas all’inizio dell’autunno era più alto rispetto agli anni precedenti, contribuendo «ad abbassare i prezzi», ha sottolineato l’agenzia europea. Sui prezzi hanno pesato anche il rallentamento dell’economia cinese, il maggiore ricorso al gas naturale liquefatto (Gnl) e un aumento della produzione dalle energie rinnovabili. Nelle settimane in cui è stato adottato il tetto al prezzo del gas le temperature sono state particolarmente miti rispetto agli anni precedenti.

Acer ha così concluso che, sulla base di questi fattori, non è possibile spiegare le dinamiche dei prezzi del gas di inizio 2023 con l’introduzione del tetto al prezzo del gas (che in ogni caso, ricordiamo, non è una misura introdotta dal governo italiano). A conclusioni simili è arrivata anche l’Esma, che nel suo rapporto ha scritto di non aver individuato «impatti significativi» dall’adozione del regolamento europeo.

Il verdetto

Secondo Giorgia Meloni, «il calo del 34,2 per cento della bolletta del gas sul mercato tutelato per i consumi di gennaio è un risultato raggiunto grazie alle concrete misure attuate dal governo». La presidente del Consiglio dà al suo esecutivo meriti che non ha. 

Arera ha comunicato che il costo delle bollette del gas riferite ai consumi di gennaio calerà rispetto a dicembre perché è diminuita la spesa per la materia prima, ossia il gas naturale. 

Il calo del prezzo del gas è dovuto a una serie di fattori non riconducibili a misure adottate dal governo. Nemmeno l’introduzione del tetto al prezzo del gas a livello europeo sembra aver contribuito finora al calo dei prezzi.

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