Il 30 agosto il deputato di Liberi e uguali Erasmo Palazzotto, ospite ad Agorà su Rai3, ha sostenuto che le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva riguardino per il 97 per cento dei casi «persone non vaccinate».
Abbiamo verificato e, in base ai dati più recenti disponibili, la percentuale è scorretta, anche se è vero che la grande maggioranza dei ricoveri in ospedale e in terapia intensiva abbia riguardato non vaccinati.
Andiamo a vedere i dettagli.
Il report dell’Iss
Le ospedalizzazioni
In base al report più recente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), pubblicato il 27 agosto, negli ultimi 30 giorni ci sono state in totale 7.017 ospedalizzazioni di persone che hanno ricevuto una diagnosi di positività al coronavirus tra il 16 luglio e il 15 agosto 2021. Di questi, 5.162 hanno riguardato persone non vaccinate, 509 persone vaccinate con ciclo incompleto e 1.346 persone vaccinate con ciclo completo.
Prima di vedere le percentuali, precisiamo che nella classificazione dell’Iss sono considerate “non vaccinate” anche le persone che hanno ricevuto una dose ma da meno di 14 giorni dalla data del ricovero, “vaccinate con ciclo incompleto” quelle che hanno ricevuto la prima di due dosi oppure la seconda (o il monodose) ma da meno di 14 giorni dalla data del ricovero, “vaccinate con ciclo completo” quelle che hanno ricevuto la seconda dose (o il monodose) da almeno 14 giorni. Veniamo quindi alle percentuali.
I non vaccinati pesano per il 73,6 per cento del totale. Se consideriamo anche i non completamente vaccinati, la percentuale sale all’80,8 per cento. C’è comunque un 19,2 per cento di ricoverati in ospedale che sono completamente vaccinati. Tra queste persone (1.346 in totale) l’82,4 per cento (1.109 persone) ha 60 anni o più, un’età in cui è statisticamente più probabile che il contagio – anche se in forma più lieve – possa causare conseguenze alla salute.
I ricoveri in terapia intensiva
Sempre in base al report dell’Iss possiamo anche vedere che negli ultimi 30 giorni sono state ricoverate in terapia intensiva, a causa di una diagnosi di Covid-19 avvenuta tra il 16 luglio e il 15 agosto 2021, 625 persone.
Di queste 500 non erano vaccinate, 30 erano vaccinate con ciclo incompleto e 95 con ciclo completo. Dunque l’80,6 per cento del totale era non vaccinato, percentuale che sale all’85,5 per cento se consideriamo anche chi non era completamente vaccinato. I ricoverati in terapia intensiva, pur vaccinati con ciclo completo, sono il 14,5 per cento del totale.
Anche in questo caso possiamo notare che tra queste persone (95 in totale) la grande maggioranza (81, cioè l’85,3 per cento) aveva 60 anni o più.
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Il verdetto
Il 30 agosto il deputato di Leu Erasmo Palazzotto ha sostenuto che le terapie intensive e in generale i ricoveri in ospedale per Covid-19 riguardano al 97 per cento «persone non vaccinate».
Il dato è impreciso: secondo l’ultimo report dell’Iss i ricoverati in ospedale non vaccinati sono il 73,6 per cento e quelli in terapia intensiva l’80,6 per cento. Se consideriamo tra i non vaccinati anche quelli che non hanno ancora un’immunizzazione completa dopo 14 giorni dalla seconda dose (o dose unica), le percentuali salgono all’80,8 per cento per le ospedalizzazioni e all’85,5 per cento per i ricoveri in terapia intensiva.
Resta dunque vero che la grande maggioranza dei ricoverati, in generale e specificamente in terapia intensiva, sono non vaccinati, ma la percentuale citata da Palazzotto è sbagliata. Per lui nel complesso un “Nì”.
«Le agenzie di rating per la prima volta, due agenzie di rating, per la prima volta hanno rivisto in positivo le stime sull’Italia. Dal 1989 questa cosa è accaduta tre volte in Italia»
30 ottobre 2024
Fonte:
Porta a Porta – Rai 1