Il 13 marzo, la deputata del Partito Democratico Alessia Morani ha dichiarato che è stato più volte cambiato il numero di navigator previsti dal reddito di cittadinanza (RdC). Con questo termine si indicano le figure che dovranno supportare i beneficiari del RdC, svolgendo il ruolo di tutor e orientando il disoccupato nella ricerca di un impiego.



Secondo Morani, inizialmente era stato previsto un totale di 10 mila navigator, che sono poi passati a essere 6 mila e, infine, 3 mila.



Ma le cose stanno davvero così? Abbiamo verificato.



La figura del navigator



Il 4 dicembre 2018 il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio – ospite a Porta a Porta su Rai 1 – ha parlato per la prima volta dei navigator.



Secondo quanto dichiarato (dal min 1’ 02’’) dal leader del M5s, il navigator è chi «prenderà in carico» i beneficiari del sussidio e li indirizzerà durante il percorso di formazione. Una figura che fa «da controllore per chi prende il reddito», secondo le parole di Di Maio, e orienta «quel ragazzo che sta cercando lavoro o che vuole aprire un’impresa», partecipando attivamente alla sua formazione.



Durante la trasmissione, nonostante sia stato interrogato in materia, il leader del M5s non ha precisato il numero dei navigator che sarebbero stati assunti, le modalità e i requisiti necessari per candidarsi. Aveva al contrario dichiarato che le informazioni sarebbero state presenti all’interno di uno specifico disegno di legge.



Solo successivamente, il 23 gennaio 2019, Di Maio, ospite a L’Aria che tira su La 7, ha detto (min. 3’12”) che sarebbero stati assunti, con un concorso, 10 mila navigator tra marzo e aprile.



Che cosa c’è scritto nel decreto sul reddito di cittadinanza



Il decreto n. 4 del 2019approvato al Senato il 27 febbraio e al 13 marzo in corso di esame in Commissione Lavoro alla Camera –prevede l’introduzione di due delle misure bandiera del governo Conte: il reddito di cittadinanza e la quota 100.



Il testo, contrariamente a quanto annunciato da Di Maio a dicembre 2018, non fornisce però tutte le informazioni specifiche circa il numero di navigator coinvolti, i requisiti necessari per rientrare tra i candidati o le modalità di assunzione. Il decreto parla esplicitamente dei tutor solo due volte: quando si specifica come «il servizio di assistenza alla ricollocazione» debba prevedere la presenza e l’affiancamento di un tutor (art. 9 comma 3 l. a) e, poco dopo, quando viene evidenziato come il beneficiario del reddito debba sottoporsi alle attività suggerite dal tutor (art. 9 comma 3 l. c).



Il decreto specifica poi (art. 12, comma 3) che la gestione di queste figure ricadrà sotto la responsabilità dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal). Per questo motivo, all’Anpal sono stati destinati complessivamente 500 milioni di euro – divisi in 200 milioni di euro per il 2019, 250 milioni di euro per il 2020 e 50 milioni di euro per il 2021.



Da 10 mila a 6 mila



È stata la stessa Anpal, in un comunicato del 30 gennaio 2019, a ridimensionare la platea dei futuri navigator annunciata una settimana prima dal ministro Di Maio. Si legge, infatti, che si provvederà al «reclutamento di circa 6.000 esperti delle politiche attive del lavoro con incarichi di collaborazione attraverso una selezione pubblica».



Questa stessa cifra è stata confermata qualche giorno dopo. Come riporta l’agenzia stampa Agi, il 5 febbraio Domenico Parisi, presidente designato dal governo alla guida dell’Anpal, aveva dato conferma circa i numeri dei futuri tutor: le intenzioni erano quelle di assumere 6 mila navigator entro maggio.



Il presidente uscente dell’Anpal Maurizio Del Conte, durante un’audizione del 5 febbraio presso la Commissione Lavoro in Senato, ha fornito ulteriori informazioni sottolineando come fosse necessario un accordo tra lo Stato e le regioni per stabilire «le modalità di inserimento nella rete delle politiche attive di quelle figure di operatori del mercato del lavoro che, nella comunicazione mediatica, sono state definite come “navigator”».



Da 6 mila a 3 mila



L’11 marzo, quell’accordo tra Stato e Regioni è stato raggiunto – e il numero dei futuri tutor è nuovamente sceso. I rappresentanti del governo Conte e quelli della Conferenza delle regioni hanno infatti stabilito che i navigator saranno 3 mila e avranno un «ruolo di supporto all’assistenza tecnica dei centri per l’impiego».



Solo in seguito, secondo quanto dichiarato ad esempio dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il numero di tutor assunti potrebbe aumentare.



Nei testi sul disegno di legge consultabili del Senato non c’è ancora traccia del numero effettivo di navigator coinvolti. Come riportano le fonti stampa, sarà probabilmente inserito in uno specifico emendamento prima dell’approvazione definitiva del testo



Per ora, la data di assunzione dei navigator resta un’incognita. Il 6 marzo 2019 Anpal ha aperto il bando (con scadenza 25 marzo) per individuare la società che affiancherà l’Agenzia nella selezione dei navigator. La prova prevede un test a risposta multipla per un totale di cento domande che interessano diversi ambiti, come il mercato del lavoro, informatica, economia aziendale, cultura generale e logica.



Anpal prevede circa 60 mila candidati. Se i numeri saranno confermati, solo il 5 per cento di coloro che parteciperà alla prova diventerà un navigator.



Inoltre, secondo quanto riportato da alcune fonti di stampa, durante l’incontro tra lo Stato e le Regioni sono state previste nuove assunzioni – dal 2020 – all’interno dei centri per l’impiego (aspetto in parte anticipato dalla legge di Bilancio 2019). Al momento non è però possibile consultare alcun documento ufficiale in materia.



Il verdetto



La deputata del Pd Alessia Morani ha detto che per il reddito di cittadinanza il governo ha inizialmente previsto l’assunzione di 10 mila navigator, per poi passare a 6 mila e, infine, a 3 mila.



I numeri riportati sono corretti: a fine gennaio 2019 il vicepresidente del Consiglio Di Maio aveva annunciato l’assunzione di 10 mila navigator, anche se questa cifra non è mai stata ufficializzata dall’esecutivo. L’Anpal, responsabile dell’assunzione e della gestione dei navigator, ha inizialmente parlato di 6 mila assunzioni, ma con il recente accordo raggiunto tra lo Stato e le Regioni la cifra è scesa a 3 mila.



In conclusione, Morani merita un “Vero”.