Parlando a Bruxelles al termine del Consiglio europeo del 17 e 18 dicembre, Matteo Renzi dà qualche cifra sull’immigrazione recente nel nostro Paese, con riferimento al numero di eritrei e di siriani. Ha fatto bene i conti?



I numeri degli sbarchi



Come è chiaro dal contesto della dichiarazione, quando parla di eritrei “ospitati”, Renzi si riferisce agli arrivi recenti in Italia e non dell’immigrazione in anni più lontani. Per avere un quadro degli arrivi recenti attraverso il Mediterraneo utilizziamo il sito dell’Unhcr – l’Alto Commissariato della Nazioni Unite per i rifugiati. Nel corso del 2015 sono arrivate in Italia 153.600 persone (dati aggiornati al 31 dicembre 2015) e l’Unhcr fornisce i dati completi sulle nazionalità di provenienza fino a novembre. I primi dieci Paesi di origine sono riportati nel grafico successivo.



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Come si vede, l’Eritrea è stata di gran lunga la principale nazionalità di origine, il 26% del totale di chi è sbarcato sulle coste italiane nel corso dell’anno. Il numero complessivo, quasi 38 mila persone, è più alto di quello indicato da Renzi.



Nel 2014 il numero degli arrivi era stato in effetti più alto, 170.100 persone secondo i dati dell’Unhcr. Nel grafico successivo riassumiamo il quadro delle principali nazionalità di origine nel corso di quell’anno.



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Il calo di cui parla Renzi è avvenuto, oltre che nei numeri assoluti, anche per chi scappa dalla guerra civile siriana e raggiunge il nostro Paese. I siriani sono infatti passati da oltre 42 mila a circa 7.400 persone nei primi undici mesi di quest’anno.



Al contrario, il numero dei migranti eritrei è cresciuto ulteriormente, dai 34.300 dello scorso anno ai 37.900 di gennaio-novembre 2015. È una cifra tanto più impressionante se si tiene conto di altri due dati: per prima cosa, al 1° gennaio 2015, l’Istat registrava in Italia 12.163 cittadini eritrei regolarmente presenti sul territorio nazionale. In soli due anni, dunque, sono arrivati nel nostro Paese quasi sei volte il numero degli eritrei che già abitavano in Italia. In secondo luogo l’Eritrea, secondo le stime dell’Onu, aveva 5,2 milioni di abitanti nel 2015 (dati accessibili qui): in due anni è arrivata sulle nostre coste, da quel Paese formalmente in pace, circa l’1,4% della sua popolazione.



Il verdetto



Renzi cita correttamente tre dati riguardo gli sbarchi: il calo complessivo tra l’anno in corso e il 2014, la forte diminuzione degli arrivi dalla Siria e il numero di eritrei ospitati nel nostro Paese. A proposito di quest’ultimo, anche se il numero degli sbarchi è stato notevolmente più alto, bisogna dare il beneficio di inventario al Presidente del Consiglio, perché non si conosce la destinazione finale di tutti gli arrivi in Italia e perché, per sua stessa dichiarazione, stava citando numeri che diceva di non ricordare esattamente. “Vero” per Matteo Renzi.