Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato a Mario Draghi l’incarico di presidente del Consiglio il 3 febbraio. Lo stesso giorno l’ex governatore della Banca centrale europea ha accettato con riserva. Nei giorni successivi è iniziata a circolare una serie di bufale che hanno preso di mira Draghi, analizzate e smentite dai nostri colleghi di Facta, il progetto collegato a Pagella Politica che si occupa di verificare la correttezza delle notizie.

Ecco l’elenco di quelle raccolte finora (ma terremo il pezzo aggiornato).

No, secondo Draghi la Ue non è una «prigione» chiusa «a tripla mandata»

Il 3 febbraio su Facebook è stata pubblicata un’immagine di Mario Draghi che contiene questo virgolettato attribuito all’ex governatore della Bce: «L’euro non è una porta scorrevole, è la porta della prigione che abbiamo chiuso a tripla mandata; e tanto peggio per voi, carcerati, se morirete di disoccupazione, fame e freddo».

Si tratta di una citazione falsa: Draghi non ha mai pronunciato queste parole. Nell’articolo di Facta tutti i dettagli.

Draghi non ha detto che il problema sono «i piccoli evasori» e non le banche

Ancora il 3 febbraio su Facebook è stata pubblicata un’altra foto di Draghi, accompagnata da questo virgolettato a lui attribuito: «in tempo di crisi è facile prendersela con le banche quando il vero problema sono i piccoli evasori, come i commercianti e gli artigiani».

Questa dichiarazione circola in rete almeno dal 2014, ma non trova riscontro in nessuna testata nazionale e internazionale e in nessun discorso o comunicazione ufficiale dell’ex presidente della Bce. Come hanno ricostruito i nostri colleghi di Facta, si tratta quindi di una notizia frutto di fantasia.

Draghi non ha detto che il reddito di cittadinanza è «uno spreco» da demolire

Il 5 febbraio è circolata su Facebook un’altra immagine di Draghi associata a una dichiarazione inventata. Questa volta al presidente incaricato viene attribuita l’affermazione secondo cui il reddito di cittadinanza sarebbe «uno spreco per le casse del paese, dobbiamo demolirlo».

Come hanno ricostruito i colleghi di Facta, si tratta di una notizia frutto di fantasia.

No, questa foto non ritrae una giornalista greca che aggredisce Draghi «per essere l’artefice del fallimento della Grecia»

Il 6 febbraio è stata poi pubblicata una foto che mostra una donna di spalle ripresa mentre interrompe all’improvviso un evento pubblico in cui sta parlando Draghi. Nell’immagine compare anche questo testo: «Giornalista greca aggredisce Draghi per essere l’artefice del fallimento della Grecia».

La foto è vera ma, sempre come spiegato da Facta, il testo è fuorviante: non si tratta infatti di una giornalista greca ma di un’attivista tedesca, e non si tratta di un’aggressione ma di una protesta pacifica con lancio di coriandoli. Nell’analisi dei colleghi debunker tutti i dettagli.

No, Draghi non presiede il think tank «che attuerà il grande reset»

Il 7 febbraio il sito web di Maurizio Blondet – già inserito da NewsGuard tra i diffusori di «teorie del complotto su salute e politica» – ha pubblicato un articolo dal “titolo “Draghi’s Lockstep” che insinua Draghi faccia parte del complotto noto come “Grande Reset” (qui un approfondimento di Facta sul tema), in quanto presidente della Fondazione Rockefeller.

La teoria del complotto è del tutto infondata, a livello generale, e nello specifico è falso che Mario Draghi presieda la Fondazione Rockefeller. Nell’analisi di Facta tutti i dettagli.