Circa una settimana fa su Change.org – una delle
piattaforme online più famose al mondo per la raccolta di petizioni –
è stata pubblicata dalla cittadina britannica Tracy Reeve una raccolta firme per «modificare l’immagine razzista» contenuta in una delle varie versioni delle medaglie dell’Ordine di San Michele e San Giorgio. Al momento la petizione, che sarà poi diretta al Parlamento britannico senza però essere in alcun modo vincolante,
ha raccolto oltre 7.500 firme su un obiettivo di 10 mila.
Nell’immagine incriminata – leggermente diversa da quella
usata dall’
HuffPost in Italia –
si vede l’Arcangelo San Michele, con la carnagione bianca, dotato di armatura e spada e di un paio di ali bianche, schiacciare con un piede il collo di un diavolo, ossia Satana, che viene raffigurato con delle sembianze umane, con la pelle scura e un paio di ali verdi.
Ma davvero, come lasciano intendere
Salvini e l’
Huffington Post (ma anche l’articolo citato del
Guardian sulla vicenda), la petizione per il cambio dell’immagine è stata lanciata perché ricorda l’uccisione di George Floyd, l’uomo afroamericano morto a Minneapolis il 25 maggio scorso, dopo
essere stato soffocato per diversi minuti da un agente di polizia?
È vero che il testo della petizione
cita in una frase quanto successo negli Stati Uniti, dicendo: «Questa è un’immagine fortemente offensiva, e ricorda anche il recente omicidio di George Floyd da parte di un poliziotto bianco, con le stesse modalità raffigurate nella medaglia».
Ma in realtà la critica principale della petizione, come
spiegano i primi paragrafi del testo, è più generale e intende sottolineare come la raffigurazione contenuta nella medaglia, con un uomo bianco che schiaccia a terra un uomo nero, sia interpretabile come razzista, al di là di quanto successo a George Floyd.
«L’immagine originale può essere San Michele che uccide Satana, ma quest’ultimo non ha né le corna né una coda ed è chiaramente un uomo nero»,
ha detto al Guardian Simon Wooley, direttore e fondatore di Operation Black Vote, un’organizzazione che
si batte contro la discriminazione delle minoranze nel Regno Unito. «È una raffigurazione scioccante, ed è ancora più sconvolgente che questa immagine può essere portata dagli ambasciatori che rappresentano il Paese all’estero».
Ricapitolando: si può essere d’accordo o meno con il contenuto della petizione, ma l’obiettivo di quest’ultima non è cambiare la raffigurazione dell’Arcangelo San Michele che calpesta Satana esclusivamente perché ricorda l’uccisione di George Floyd, quanto perché è interpretabile – secondo la promotrice della petizione – come un simbolo razzista più in generale.
Ricordiamo comunque che l’omicidio di Floyd
ha scatenato grandi proteste negli Stati Uniti e nel mondo, portando in primo piano il dibattito su quello che negli Usa
viene chiamato «razzismo sistemico», dei bianchi contro i neri, e facendo riemergere temi su cui si discute da anni, per esempio la necessità o meno di
celebrare con statue o onorificenze personaggi storici dal passato “dubbio” per quanto riguarda i loro atteggiamenti nei confronti del razzismo.
Inoltre, la petizione è stata travisata anche da alcuni esponenti della Lega, come il deputato Gianni Tonelli, che su Facebook
ha scritto che «qualcuno vuole contestare una icona millenaria», l’Arcangelo San Michele, che
è il «Santo patrono della Polizia di Stato» italiana. Tonelli ha quindi diffuso un’immagine dell’episodio biblico che nulla c’entra con la petizione (Satana qui infatti non è nero). Ma come abbiamo spiegato a essere messa in discussione non è la figura biblica, ma il modo specifico con cui viene raffigurata in una onorificenza britannica.