Il caso di cronaca dello stupro di Ragusa ha riacceso le polemiche sulle pene che vengono inflitte per questo genere di reati. Il presunto colpevole, individuato grazie alla testimonianza della vittima, aveva – secondo quanto riportano fonti stampa – già subito una condanna di primo grado a due anni e mezzo di carcere nel 2018. Tra le accuse che gli erano state mosse figurava, insieme al sequestro di persona e alla rapina, anche la violenza sessuale.

Com’è possibile allora che fosse a piede libero? Quali sono le sanzioni previste dal codice penale italiano? E qual è la disciplina negli altri principali Paesi europei? Andiamo a vedere i dettagli.

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