Il 4 aprile il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha presentato all’Associazione stampa estera di Roma il «progetto del ponte sullo Stretto» di Messina. In realtà il progetto definitivo del ponte ancora non esiste, ma il leader della Lega ha dichiarato (min. 4:22), tra le altre cose, che l’infrastruttura sarà la «più grande opera green del continente europeo». Il motivo? Perché permetterebbe di ridurre le emissioni di CO2 e di pulire «uno dei più canali più inquinati d’Europa che è il Canale di Sicilia».
Al momento, in attesa del progetto definitivo, non ci sono studi sui benefici ambientali del ponte, la cui costruzione porterà comunque emissioni aggiuntive, per esempio a causa dei cantieri. È certo però che il ponte sullo Stretto non sarà costruito sul Canale di Sicilia, ossia il tratto di mare di cui ha parlato Salvini in conferenza stampa. Il Canale di Sicilia, chiamato anche “Stretto di Sicilia”, è infatti lo spazio che separa le coste del Nord Africa da quelle siciliane. È largo circa 150 chilometri tra Marsala, in Sicilia, e Capo Bon, in Tunisia. Il ponte sullo Stretto, se sarà costruito, attraverserà invece lo Stretto di Messina, ossia lo spazio di mare largo al minimo circa 3 chilometri che separa la Sicilia dalla Calabria.
Al momento, in attesa del progetto definitivo, non ci sono studi sui benefici ambientali del ponte, la cui costruzione porterà comunque emissioni aggiuntive, per esempio a causa dei cantieri. È certo però che il ponte sullo Stretto non sarà costruito sul Canale di Sicilia, ossia il tratto di mare di cui ha parlato Salvini in conferenza stampa. Il Canale di Sicilia, chiamato anche “Stretto di Sicilia”, è infatti lo spazio che separa le coste del Nord Africa da quelle siciliane. È largo circa 150 chilometri tra Marsala, in Sicilia, e Capo Bon, in Tunisia. Il ponte sullo Stretto, se sarà costruito, attraverserà invece lo Stretto di Messina, ossia lo spazio di mare largo al minimo circa 3 chilometri che separa la Sicilia dalla Calabria.