No, la Commissione Ue non ha rimandato il blocco della vendita di auto a benzina e diesel

Lo ha scritto Forza Italia, prendendosi il merito. In realtà, per il momento, non è vero
EPA/ADAM VAUGHAN
EPA/ADAM VAUGHAN
Il 3 marzo Forza Italia ha scritto sui social network che, grazie al suo impegno, la Commissione europea «ha rimandato il blocco delle vendite delle auto diesel e benzina», la cui entrata in vigore è fissata nel 2035. Sulla base delle decisioni prese finora dalle autorità europee, però, le cose non stanno come dice il partito di Antonio Tajani.
Poche ore prima del post di Forza Italia, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha tenuto un discorso al termine del secondo incontro del “Dialogo strategico sul futuro dell’industria europea dell’automotive”. Questa è un’iniziativa, organizzata dalla Commissione Ue, che coinvolge aziende, sindacati ed altri esperti per risolvere i problemi di competitività del settore automobilistico europeo.

Nel suo intervento, von der Leyen ha parlato delle richieste ricevute dalla Commissione Ue per rendere più «flessibili» le norme europee sulle emissioni di CO2 dei veicoli. Nel 2023 l’Unione europea ha introdotto il divieto di vendere auto a benzina e diesel nei 27 Stati membri a partire dal 2035, favorendo così la diffusione delle auto elettriche, e ha stabilito alcuni obiettivi intermedi. Entro l’inizio di quest’anno, le case automobilistiche avrebbero dovuto produrre auto in grado al massimo di emettere 95 grammi di CO2 per chilometro percorso, e un valore ancora inferiore dal 2025 in poi. Per chi non rispetta questo limite annuale, è prevista una multa di 95 euro per ogni grammo di CO2 in più per chilometro. 

Negli scorsi mesi l’European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA, dal nome in francese), un’organizzazione che raggruppa tra i più grandi produttori di auto e camion in Europa, aveva stimato che molte case automobilistiche non avrebbero potuto rispettare questo limite, con un costo delle multe pari a oltre 15 miliardi di euro. 

Su pressione del Partito Popolare Europeo (PPE), di cui von der Leyen è un esponente e di cui fa parte Forza Italia, la presidente della Commissione Ue ha deciso che l’obiettivo sulle emissioni non dovrà più essere raggiunto su base annuale, ma nel triennio tra il 2025 e il 2027. Questa scelta «significa più margine di manovra per l’industria e maggiore chiarezza, senza modificare gli obiettivi concordati», ha detto von der Leyen. 

La presidente della Commissione Ue ha annunciato che questa novità sarà proposta dalla Commissione Ue attraverso un emendamento al regolamento che fissa le norme sulle emissioni dei veicoli. Ricordiamo che la Commissione Ue ha il potere di presentare le leggi, che devono essere poi esaminate sia dal Parlamento europeo sia dal Consiglio dell’Unione europea. Dunque, l’emendamento in questione non è ancora entrato in vigore, ma la stessa von der Leyen ha detto che si augura che le tempistiche di esame del Parlamento Ue e del Consiglio dell’Ue saranno rapide.

A differenza di quanto ha scritto Forza Italia, non è vero che è stato «rimandato il blocco delle vendite delle auto diesel e benzina»: la data prevista rimane il 2035. Questa decisione è stata criticata da varie associazioni ecologiste, contrarie a un ammorbidimento dei vincoli sulle emissioni, ma anche dalla Lega di Matteo Salvini, con ragioni opposte. «È un primo passo importante ma non sufficiente. Ora serve rimettere in discussione il bando delle auto a benzina e diesel dal 2035, un suicidio economico, sociale e ambientale che l’Europa non si può permettere», ha scritto Salvini su X.

Nel suo intervento, von der Leyen ha detto comunque di voler «velocizzare» la revisione delle norme che riguardano questo divieto, un processo attualmente in programma per il 2026. «Ci prepareremo ad accelerare i lavori sulla revisione del 2035, con la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale», ha dichiarato la presidente della Commissione Ue. Il riferimento alla «neutralità tecnologica» riguarda la possibilità che l’azzeramento delle emissioni dei veicoli si ottenga non solo con l’elettrico, ma anche con altre forme di alimentazione, come i carburanti sintetici (e-fuel) e l’idrogeno. Questo non significa che, se saranno approvate novità in questa direzione, dal 2035 potranno ancora essere vendute nell’Ue auto a benzina e diesel.

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