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Accise

«Bisogna diminuire le accise», «occorre un taglio delle accise». Capita spesso di sentire i politici ripetere frasi simili quando si parla di aumenti del prezzo della benzina e del gasolio. 

Le accise sono uno dei fattori che determinano il prezzo alla pompa dei carburanti, insieme al costo della materia prima e all’Iva. In generale, un’accisa è un’imposta indiretta fissa, che colpisce determinati beni (come l’energia elettrica o i tabacchi) al momento della produzione o del consumo. Dal 1995 l’accisa sui carburanti è definita in modo unitario e le entrate che ne derivano finanziano il bilancio statale, ma non in specifiche attività. In passato diversi governi hanno comunque giustificato l’aumento di questa imposta legandola a circostanze specifiche: dal 1995 l’accisa è stata alzata almeno 11 volte. 

Durante il 2022 il governo guidato da Mario Draghi ha introdotto uno sconto temporaneo sulle accise, visti gli effetti della guerra in Ucraina sui prezzi dei carburanti. Lo sconto è stato prorogato varie volte fino al 31 dicembre 2022, con costi per lo Stato nell’ordine delle centinaia di milioni di euro, mentre per il 2023 il governo guidato da Giorgia Meloni non lo ha rinnovato.
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