Una bufala sul governo Meloni sta facendo il giro del mondo

Dagli Stati Uniti alla Turchia, molti ripetono sui social network che in Italia è stato istituito il Family Pride Month, ma non è vero. Abbiamo ricostruito come è nata questa notizia falsa
ANSA
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Dall’inizio di giugno viene condivisa quotidianamente sui social network, in vari Paesi e in lingue diverse, una notizia falsa secondo cui il governo di Giorgia Meloni avrebbe istituito il Family Pride Month (traducibile in italiano “Mese dell’orgoglio della famiglia”) per promuovere le cosiddette “famiglie tradizionali”. Questa ricorrenza sarebbe una risposta del governo italiano al Pride Month, che ogni anno a giugno celebra l’orgoglio della comunità Lgbtq+ e le lotte per i diritti civili.  

Di questa iniziativa del governo, però, non esiste nessun riscontro ufficiale o ufficioso, non ne ha parlato nessuno dei principali mezzi di informazione in Italia, e in Parlamento non sono state depositate proposte di legge per introdurre il Family Pride Month. Nonostante questo, la notizia si è diffusa in breve tempo in vari Paesi, tra cui gli Stati Uniti e la Turchia. Ma come è nata questa storia? E come ha iniziato a circolare con maggiore insistenza?

L’origine della notizia falsa

Il 1° giugno, primo giorno del mese del Pride, l’account Twitter Radio Genova ha condiviso il video di un corteo, dove si vedono alcune persone mostrare cartelloni con scritto “Family day” e striscioni con vari slogan, tra cui “Scegliamo la vita” e “Manifestazione nazionale per la vita”. Commentando il filmato, Radio Genova ha scritto in inglese: «Family Pride 2023 in Rome. We defend our children» (in italiano: «Family Pride 2023 a Roma. Noi difendiamo i nostri bambini»). 
Al 16 giugno il tweet ha raccolto oltre 2 mila mi piace ed ha generato più di 150 mila visualizzazioni. Va sottolineato che Radio Genova è un account che pubblica tweet in inglese di cui vari siti di fact-checking, tra cui i nostri colleghi di Facta.news, si sono occupati più volte per aver fatto disinformazione su varie tematiche, come la politica italiana e la guerra in Ucraina.  

Il nome ufficiale della manifestazione ripresa nel video non è “Family Pride”. Il video pubblicato il 1° giugno da Radio Genova è infatti preso da una clip realizzata dall’associazione ultracattolica ProVita & Famiglia che riassume la manifestazione che si è svolta a Roma il 20 maggio 2023, intitolata “Manifestazione Nazionale per la Vita ‘Scegliamo la Vita’”. Il corteo è stato organizzato per il secondo anno di fila dalla stessa ProVita e ha visto la partecipazione di associazioni e fondazioni cattoliche e antiabortiste. Sul sito degli organizzatori si parla di aborto come «ferita» e si legge che il senso dell’evento è stato quello di «tutelare la Vita in ogni sua fase e condizione, dal concepimento fino alla sua fine naturale».

Il 3 giugno Paul Golding, leader del gruppo di estrema destra Britain First, ha pubblicato su Twitter il video rilanciato da Radio Genova, scrivendo che, mentre in altri Paesi si festeggia il mese dell’orgoglio Lgbt+, l’Italia ha lanciato il «“Family Pride Month” con un enorme corteo» a Roma. Lo stesso giorno la presunta notizia è stata rilanciata da Sachin Jose, un giornalista e attivista cattolico indiano con oltre 100 mila follower su Twitter. Il tweet in inglese di Jose cita esplicitamente la presidente del Consiglio Meloni dicendo che il governo italiano avrebbe lanciato il Family Pride Month per «promuovere la famiglia tradizionale» e «contrastare» il mese del Pride. Al 16 giugno il tweet pubblicato da Jose ha raccolto più di 37 mila mi piace su Twitter e circa 5 milioni di visualizzazioni.
La presunta notizia, alimentata da ambienti cattolici e di destra, ha iniziato così a circolare velocemente sui social network, ripresa in varie lingue, tra cui il francese, lo spagnolo, lo sloveno e il turco. Il 5 giugno Vince Dao, un influencer statunitense conservatore, che su YouTube ha 164 mila iscritti al proprio canale e su Instagram oltre 180 mila follower, ha auspicato che anche gli Stati Uniti istituiscano un evento simile. 

Il lavoro di fact-checking

Negli scorsi giorni varie organizzazioni di fact-checking internazionali hanno pubblicato articoli per spiegare che la notizia del Family Pride Month è falsa. Associated Press ha intervistato Jacopo Coghe, un portavoce di Pro Vita & Famiglia, l’associazione che ha organizzato la manifestazione antiabortista del 20 maggio e le cui immagini sono state rilanciate in maniera fuorviante su Twitter. Coghe ha dichiarato che «non c’è stato alcun annuncio» del governo per istuitire il Family Pride Month e che, «per quanto ne sappiamo, non c’è stata nemmeno una proposta». «La prova che si tratta di fake news è data dal fatto che nessun media italiano ne ha mai parlato. È una falsità che arriva direttamente dall’estero», ha detto Coghe. Anche Vincenzo Branà dell’associazione Arcigay ha smentito la notizia.

Una recente analisi dell’Osservatorio europeo dei media digitali (Edmo) ha mostrato che la disinformazione contro la comunità Lgbt+ è una delle più presenti nell’Unione europea. Le notizie false a riguardo sembrano essere sempre più numerose e più insidiose, con affermazioni infondate che incitano all’odio contro minoranze, leggi e istituzioni inclusive.

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