Se il primo aprile è il giorno tradizionalmente dedicato agli scherzi e alle bufale, perché non dedicare il giorno successivo ai fatti? Il 2 aprile si celebrerà la prima Giornata Internazionale del Fact-Checking.



L’obiettivo della Giornata Internazionale del Fact-Checking è quello di coinvolgere maggiormente il pubblico nella battaglia contro la disinformazione e le notizie false. Non sarà un singolo evento, ma si articolerà in una serie di iniziative educative e informative curate da associazioni di fact-checking nei diversi paesi del mondo.



E noi di Pagella Politica? Per l’occasione abbiamo preparato un rapporto introduttivo al mondo del fact-checking, in cui rispondiamo a 13 domande fondamentali sulla storia del fact-checking e le diverse realtà che lo animano oggi.



Oggi ci sono infatti circa 115 progetti di fact-checking attivi in 47 paesi diversi: un aumento del 19 per cento rispetto ai 96 del febbraio dello scorso anno. Da Chequeado in Argentina a FullFact nel Regno Unito, da AfricaCheck a Johannesburg e a Dakar, fino alle trasmissioni televisive come El Objetivo sulla televisione spagnola La Sexta, si può dire che il fact-checking è una pratica ormai affermata nel panorama informativo internazionale.



L’idea della Giornata internazionale, nata durante il terzo convegno globale dei fact-checkers di Buenos Aires (9-10 giugno 2016), è stata promossa dall’International Fact-Checking Network (IFCN) che ha sede in Florida, presso l’ufficio di Poynter. Dal sito dell’iniziativa è possibile scaricare un pacchetto didattico di introduzione al fact-checking disponibile in undici lingue. Il pacchetto stato realizzato grazie a una collaborazione internazionale a cui ha partecipato l’associazione no-profit italiana FactCheckers.it, nata nell’estate 2016 proprio con l’obiettivo di diffondere una didattica del fact-checking in Italia. Sul sito è anche disponibile una mappa delle attività in programma nel resto dell’Europa e nel mondo.



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