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Uffici di Presidenza (Camera e Senato)

Gli uffici di presidenza di Camera e Senato svolgono un ruolo di primo piano nell’organizzazione dei lavori parlamentari. Da un punto di vista pratico si occupano per esempio della contabilità, della gestione delle spese delle due assemblee e delle sanzioni per i parlamentari che violano le norme di comportamento previste dalle due camere.

All’inizio di ogni legislatura vengono eletti tra i parlamentari i trenta membri degli uffici di presidenza (quattro vicepresidenti, tre questori e otto segretari per camera), che insieme ai presidenti delle due aule hanno il compito di dirigere i lavori del Parlamento. La votazione avviene con voto segreto, per garantire ai parlamentari la massima libertà di esprimersi sulle singole persone e non essere condizionati dalla linea imposta dal proprio partito.

L’elezione a membro dell’ufficio di presidenza consente a un parlamentare di avere più risorse per sé e, indirettamente, per il proprio partito: chi viene eletto agli uffici di presidenza dispone infatti di un’indennità in più rispetto a quella già percepita come parlamentare e ha la possibilità di assumere, a spese del Parlamento, un numero maggiore di assistenti e collaboratori.

Per quanto riguarda le funzioni, i vicepresidenti collaborano con i presidenti di Camera e Senato nella direzione dei lavori del Parlamento e li sostituiscono in caso di assenza o impedimento. I questori vigilano sull’applicazione delle direttive dei presidenti di Camera e Senato e svolgono, insieme ai commessi, un ruolo di controllo e polizia durante le sedute del Parlamento. I segretari, infine, si occupano di tutte le funzioni che riguardano lo svolgimento dei lavori del Parlamento dal punto di vista tecnico.
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