Il 24 gennaio su Facebook è stata pubblicata l’immagine di un testo in cui si legge che Susanna Camusso, ex segretaria generale della Cgil, percepirebbe un Tfr (trattamento di fine rapporto) di 1 milione e 800 mila euro e una pensione di 30 mila euro al mese.
Come abbiamo ricostruito in un precedente articolo, questa notizia è falsa. Andiamo con ordine.
Camusso è stata eletta segretaria generale della Cgil nel 2010. Nove anni dopo, il 24 gennaio 2019, Maurizio Landini è diventato il nuovo segretario generale del sindacato. Camusso quindi ha terminato il proprio mandato a fine gennaio ma questo non significa che sia andata in pensione. Per questo motivo non è corretto ritenere che l’ex segretaria generale percepisce una pensione o un Tfr, cioè la somma che spetta al lavoratore subordinato quando cessa un rapporto di lavoro (nei casi di licenziamento, dimissioni e raggiungimento dell’età per la pensione).
Nino Baseotto, segretario confederale della Cgil, smentendo la falsa notizia dal proprio profilo Twitter aveva annunciato che il sindacato avrebbe denunciato «gli autori di questa diffamazione».