I corridoi umanitari sono un programma di trasferimento e integrazione in Italia per persone in condizione di particolare vulnerabilità: donne sole con bambini, vittime del traffico di esseri umani, anziani, persone con disabilità o con patologie. I corridoi umanitari sono frutto di singole intese tra il Ministero degli Esteri, quello dell’Interno e associazioni umanitarie come la Caritas italiana, la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche e la Tavola Valdese. Queste associazioni hanno il compito di stilare la lista dei possibili beneficiari dei corridoi umanitari, individuando i casi più bisognosi di tutela, e la inviano al Ministero dell’Interno che la verifica. Una volta fatti i controlli, le autorità italiane concedono il visto alle persone selezionate che possono dunque entrare in Italia e vengono accolte dalle stesse associazioni che le hanno selezionate. Le associazioni assistono i migranti nei primi mesi della loro permanenza in Italia e nelle pratiche per la richiesta di protezione internazionale.

Secondo i dati più aggiornati pubblicati dalla Comunità di Sant’Egidio, da febbraio 2016 a gennaio 2022 i migranti arrivati in Italia attraverso corridoi umanitari sono stati poco più di 3.600, circa 600 all’anno.

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