TG-news24, lo scorso gennaio, ha pubblicato un articolo dal titolo “Scioglimento dell’Arma dei Carabinieri La Camera ha così votato: 442 sì tutti i partiti, nessun escluso”. Nel pezzo si scrive che “sul sito dell’U.N.A.C. (Unione Nazionale Arma Carabinieri)” si leggerebbe una notizia inquietante: “L’Arma verso lo scioglimento. L’Unione Europea impone la smilitarizzazione della quarta Forza Armata e l’accorpamento dei carabinieri alla Polizia di Stato… L’Arma dei carabinieri in un futuro più o meno prossimo, ma certamente non remoto, è destinata ad un inevitabile scioglimento”.

La notizia è completamente falsa per quanto riguarda lo scioglimento dei Carabinieri, che viene collegato senza motivo a un trattato europeo (questo realmente esistente). È una notizia falsa che circola da diversi anni ed è già stata smentita da tutti gli interessati, inclusi gli stessi Carabinieri.

Cosa c’entra l’Europa

L’articolo continua specificando che “poco meno di due anni fa la Camera dei Deputati” ha ratificato all’unanimità “l’accordo europeo per la costituzione di una forza armata speciale, chiamata
EUROGENDFOR (EGF)”. Questo particolare è vero, anche se la ratifica risale al 2010 e non a “poco meno di due anni fa”. Torneremo a breve sull’EGF.

Le conseguenze della votazione sono invece completamente inventate. Questa ratifica, scrive TG-news24,
riguarderebbe “direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello” e “allo stesso tempo, l’art.4 della medesima legge introduce i compiti” di questa presunta forza di gendarmeria europea. Per questo motivo, conclude l’articolo, “forse non è a rischio solo lo scioglimento della Beneamata Arma, potrebbe essere a rischio la sovranità nazionale”.

Si tratta però di una notizia falsa che sembra sia iniziata a circolare in rete dal 25 gennaio 2012, pubblicata dal sito qpotere.blogspot.it.

Ma andiamo con ordine e vediamo la sua evoluzione. In effetti, sul sito dell’U.N.A.C. (
un’associazione fondata nel 1997 e composta da Carabinieri in servizio e in congedo, e da familiari e simpatizzanti dell’Arma) è stata diffusa il 5 gennaio 2012 una nota in cui si leggeva che l’Unione Europea avrebbe imposto la smilitarizzazione della quarta Forza Armata: “L’Arma dei carabinieri in un futuro più o meno prossimo, ma certamente non remoto, è destinata ad un inevitabile scioglimento: Benemerita addio, è solo questione di tempo e di trattative politiche”. Dal 2012 a oggi, però, l’Arma dei carabinieri non è mai stata smilitarizzata o sciolta.

Bisogna specificare poi che
nella nota dell’U.N.A.C. non si fai mai riferimento alla ratifica in Parlamento di “un accordo europeo” che riguarderebbe “direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato” e al rischio per l’insediamento in Italia di un corpo “militare sovranazionale immune a qualsiasi legge”. Tutti questi aspetti sono stati invece inseriti nell’articolo di qpotere.blogspot.it, e ripresi sei anni dopo anche da TG-news24.


Insomma, un’associazione di sostenitori dell’Arma ha pubblicato un commento molto duro su un possibile scioglimento dell’arma, basato però su voci e ipotesi che poi alla realtà dei fatti non hanno avuto riscontri
.

Il trattato di Velsen


Ma che cos’è l’EGF? La votazione a cui fa riferimento il sito qportere è avvenuta il 28 aprile 2010 e fa riferimento alla ratifica da parte dell’Italia (con legge
14 maggio 2010, n.84) del Trattato di Velsen. Il trattato disciplina compiti e poteri della Eurogendfor (o EGF), una forza di gendarmeria europea.

In nessuna parte di questa legge si fa riferimento allo scioglimento dell’Arma dei Carabinieri,
come spiegato anche da Butac.it, ma all’art. 3 viene chiarito che l’Italia parteciperà alla forza di gendarmeria europea tramite l’Arma dei Carabinieri. Sul sito di EGF si possono vedere con quale forze a statuto militare partecipano gli altri paesi – Francia, Portogallo, Paesi Bassi, Romania, Spagna, Polonia – che hanno ratificato il trattato.

Inoltre,
come specificato dalla stessa Arma dei Carabinieri, in una nota diffusa per smontare la falsa informazione dello scioglimento e del rischio per la sovranità nazionale, l’EGF “opera per la gestione delle crisi e può essere utilizzata in operazioni per favorire la ricostruzione dei corpi di Polizia dei paesi che escono da un conflitto ovvero da situazioni di grave destabilizzazione interna, nell’ambito del processo di ricostruzione di apparati statali. […] EGF non è una struttura sovranazionale destinata ad assorbire le forze di polizia che vi fanno parte. […] La partecipazione ad eventuali operazioni internazionali avviene previa autorizzazioni dei rispettivi governi e Parlamenti la cui sovranità nazionale è pienamente salvaguardata dal trattato istitutivo, firmato a Velsen […] e ratificato dall’Italia con legge n.84 del 2010″.