Il 21 aprile il sito gazzettadellasera.it ha pubblicato un articolo dal titolo “Trapani, catturato il boss Matteo Messina Denaro”. Nel testo si legge che il latitante “Matteo Messina Denaro, numero uno della Mafia Siciliana” sarebbe stato arrestato “dopo massicce perquisizioni effettuate all’alba in alcune abitazioni di persone considerate fiancheggiatori del clan di Matteo Messina Denaro, nel Trapanese”.
Si tratta di una notizia inventata, che non trova riscontro in nessun comunicato ufficiale del governo, della magistratura, delle forze dell’ordine e in nessuna testata nazionale e locale.
La Gazzettadellasera.it ha ripreso letteralmente un articolo pubblicato da Skynew.it il 20 aprile, ma ora non più visibile online (qui la copia cache).
L’operazione di falsificazione fatta pochi giorni fa di Skynew.it ha caratteristiche particolari. Il sito, infatti, ha ripreso ampie parti di un pezzo del 2011 di Repubblica in cui si raccontava la cattura di un’altra persona: il boss dei casalesi, Michele Zagaria.
Per creare la sua notizia falsa, Skynew.it ha però modificato il contenuto dell’articolo di Repubblica e, oltre a questo, alcuni particolari erano stati attualizzati. È stato cambiato il nome di Michele Zagaria, attualmente in prigione, con quello di Matteo Messina Denaro, ancora latitante. Anche i nomi delle personalità che avevano espresso all’epoca messaggi di ringraziamenti per la cattura del boss dei casalesi sono stati modificati. In questo modo, le parole di Giorgio Napolitano e Mario Monti, allora rispettivamente capo della Stato e presidente del Consiglio, vengono attribuite a Sergio Mattarella e a Paolo Gentiloni, l’attuale presidente del Consiglio uscente.
Peraltro, in questa operazione, Skynew.it (come Gazzettadellasera.it) aveva compiuto un errore, perché scriveva che Roberta Pinotti è ministro dell’Interno, mentre in realtà è ministro della Difesa. Il Viminale infatti è attualmente guidato da Marco Minniti.
No, l’Ansa non ha pubblicato la notizia di una task force per l’emergenza coronavirus guidata da Mario Draghi