Il 22 maggio su Facebook è stata pubblicata un’immagine che mostrerebbe un comunicato del Centro anti-tumore di Aviano, in provincia di Pordenone, in cui si elencano prodotti alimentari a largo consumo contenenti additivi tossici. La foto è accompagnata da questo commento: «(…) cio che dobbiamo evitare per non ammalarsi di tumore».
Questa notizia è però falsa e circola da almeno 13 anni. Come ha spiegato il sito di fact-checking Bufale.net, infatti, il Centro anti tumori di Aviano nel 2009 aveva smentito ufficialmente di aver diffuso quel comunicato e spiegato che il contenuto del volantino era privo di fondamento scientifico. La smentita era stata ribadita nel 2014 sulla pagina Facebook del Centro di Aviano.
In un articolo del 2011, il sito della Fondazione Veronesi aveva ricostruito qual era stata l’origine di questa falsa notizia: «La bufala della tossicità degli additivi nasce più di trent’anni fa in Francia. Attraverso un’opera di incessante volantinaggio si diffuse in poco tempo in tutta Europa. Firmatari della comunicazione erano i medici oncologi dell’inesistente ospedale francese di Villarjuif (esiste a Parigi il Villejuif, un centro ospedaliero di grande prestigio scientifico)».
Altri siti specializzati nel fact-checking si sono occupati negli anni di questa bufala (qui, qui e qui).
No, l’Ansa non ha pubblicato la notizia di una task force per l’emergenza coronavirus guidata da Mario Draghi