Il sito adessobasta.org ha pubblicato un artico lo dal titolo “Pd contro gli anziani: se non vi bastano le pensioni, ipotecate le case! Meloni esplode”.

Nel testo si racconta di un accesso dibattito che si sarebbe svolto durante la trasmissione televisiva Quinta Colonna, in onda su Mediaset. “A destare clamore, questa volta, è Alessia Morani del Partito democratico – spiega il pezzo – che dà una dritta a coloro che percepiscono pensioni basse: ‘esiste uno strumento per quei pensionati, che sono anche proprietari di casa ,che è il prestito vitalizio ipotecario’. In studio scoppia il putiferio. Partecipano al dibattito anche Mario Giordano e Giorgia Meloni”. Proprio quest’ultima avrebbe ribattuto: “Stai dicendo agli anziani di dare le loro case alle banche! Non ti permettere nemmeno di citarlo il prestito vitalizio ipotecario”.

Si tratta di un episodio vecchio. L’articolo, del 2018, è lasciato senza riferimenti temporali in chiaro che facciano capire al lettore quando si sarebbe verificata la vicenda. La fonte di adessobasta.org, linkata in fondo al pezzo, è un pezzo del sito Leggo.it. Cliccandoci, si può vedere che si tratta di un articolo pubblicato il 27 ottobre 2016.

La vicenda

Nel corso della trasmissione Quinta Colonna, Alessia Morani del Partito Democratico, in riferimento “agli anziani proprietari di casa che percepiscono pensioni troppo basse“, aveva dichiarato che esiste uno strumento utile chiamato “prestito vitalizio ipotecario e consente agli anziani che non riescono ad arrivare a fine mese di rimanere a vivere nella loro casa“. L’ipotesi proposta dall’esponente democratica aveva provocato la reazione di diversi ospiti in studio, tra cui il giornalista Mario Giordano e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Quest’ultima aveva ribattuto che il prestito vitalizio “è un modo per far rubare la casa agli anziani dalla banca“.

Come funziona il prestito vitalizio ipotecario e quali sono le sue criticità

La misura, regolamentata in Italia dal decreto legge n.226 del dicembre 2015, è una forma di finanziamento concedibile ai soggetti che abbiano almeno 60 anni e che offrano ipoteca su un immobile privo di altre ipoteche. Spiega il Sole 24 Ore: “All’anziano viene concesso un finanziamento a fronte dell’iscrizione di un’ipoteca sulla casa di proprietà (che dunque l’anziano non è costretto a vendere, potendo continuare a viverci) mentre la restituzione del capitale e degli interessi fa carico, in tutto o in parte, agli eredi posteriormente al decesso del mutuatario“.

La misura non è comunque esente da criticità. Ad esempio, continua il Sole 24 Ore, “dal lato del soggetto finanziato (e dei suoi eredi), la principale ombra è rappresentata dall’esponenziale crescita del debito (dovuta alla capitalizzazione annuale degli interessi sulla somma erogata), specie ove vi sia una lunga aspettativa di vita: questo meccanismo è in grado di “mangiare” in poco tempo l’intero valore dell’immobile offerto in garanzia“.

Cioè, tanto più l’anziano vive, tanto più grande diventa il suo debito a causa degli interessi, che con l’andare degli anni rischia di coprire integralmente il valore della casa data in garanzia ipotecaria.