Lo scorso 4 aprile il sito italianiperlapatria.info ha pubblicato un articolo dal titolo “Sniffare preservativi e farli uscire dalla bocca: la nuova moda social dei ragazzi che può uccidere”. Nel testo si legge che ci sarebbe “una nuova (folle) sfida del web, che coinvolge i giovanissimi utenti e si chiama condom snorting”. Consisterebbe nell’inalare un preservativo srotolato, per farlo poi uscire dalla bocca.

Si tratta di una notizia che racconta in maniera allarmistica una vecchia “sfida” (pericolosa per la salute) mai diventata veramente una moda. Partiamo dalla fonte: italianiperlapatria.info riprende un articolo (citandolo) pubblicato da Il Giornale il 3 aprile 2018.

Passiamo alla vicenda. Come verificato dal sito di fact-checking Snopes, esistono video su Youtube in cui delle persone partecipano alla sfida definita “condom snorting”, ma non è corretto definire ciò come una “moda” o una “mania” attuale. La maggior parte dei video visionati da Snopes sono infatti vecchi di almeno un anno, molti altri sono del 2013, e alcuni risalgono addirittura al 2007.

Nel 2013, testate internazionali avevano riportato la notizia apparsa sul Web (come si può leggere qui, qui e qui) ma, continua Snopes, il fenomeno non è mai stato realmente diffuso e gradualmente si è esaurito.

Perché allora la notizia è stata pubblicata su diverse testate internazionali come se fosse attuale, quando non c’è prova che nel 2018 ci sia una tendenza tra i giovani a mettere in pratica questa sfida? Per il Washington Post tutto sembra nascere da un seminario svoltosi a marzo nella città di San Antonio, in America, sulle droghe e le tendenze pericolose per gli adolescenti – organizzato dall’ufficio regionale per il Centro di servizi educativi del Texas –, in cui sono stati mostrati anche alcuni video della pratica in questione.

Al seminario erano presenti anche giornalisti della zona. Sulla testata locale FoxSanAntonio.com è stato pubblicato un articolo in cui si citava, tra le tendenze pericolose per i giovani, quella del “condom snorting”. Nel giro di pochi giorni, continua il Washington Post, la notizia si è diffusa dalle testate locali a quelle nazionali e internazionali. I toni allarmistici sono però ingiustificati, visto che la notizia riguarda una sfida che nel 2018 esiste a malapena.