Il 19 aprile, è stato pubblicato su Facebook un messaggio in cui si legge che la polizia avrebbe detto di non bere prodotti Coca Cola perché un lavoratore dell’azienda avrebbe contaminato il prodotto con il suo sangue, contaminato da Aids. Come prova, l’immagine mostra un documento del Ministero della Salute – datato 26 maggio 2017 – di richiamo del prodotto Coca Cola per non conformità di produzione.



Questa notizia è però falsa: non trova riscontro in nessuna testata nazionale e locale e in nessun comunicato dell’azienda, e gira in rete da almeno 2 anni. Inoltre, il documento allegato del Ministero della Salute non parlava di contaminazione virale per quanto riguarda la Coca Cola, ma si riferiva esclusivamente a un lotto ritenuto alterato e imbottigliato in uno stabilimento campano, come si può verificare qui.



Infine, è utile ricordare che il virus dell’Hiv, fuori dal corpo umano, esposto alle normali condizioni ambientali, perde la capacità infettante.