Lo scorso 17 marzo, larepubblicaitalia.blogspot.it ha pubblicato un articolo dal titolo “Bologna. Apre la Prima Chiesa Satanista. L’Europa dice sì.”. Nel pezzo, in cui si legge che l’Europa avrebbe garantito la libertà di culto “anche a questo tipo di religione”, vengono riportate le dichiarazioni favorevoli del deputato Alvaro Porfido, cioè l’italiano che avrebbe lavorato al progetto, e quelle critiche di Antonio Soccristi. Ad accompagnare la notizia, l’immagine di un uomo all’interno di una edificio con panche, un altare, una statua raffigurante un diavolo e delle croci rovesciate.

Si tratta di una notizia inventata, con l’utilizzo di una foto vera ma decontestualizzata. Partiamo dalla fonte. larepubblicaitalia.blogspot.it riprende letteralmente un articolo pubblicato da ilfattoquotidaino.it (da non confondere con ilfattoquotidiano.it) del 2 marzo 2017 (e definito a suo tempo una bufala da Bufale.net). ilfattoquotidaino.it specifica in fondo in piccolo nel proprio sito di essere un “magazine satirico” e che “alcuni articoli contenuti in esso potrebberò non corrispondere alla veridicità dei fatti”, come in questo caso. Nel 2016, lo stesso sito aveva pubblicato un pezzo simile, ma in questo caso si diceva che la prima chiesa satanista era stata aperta a Catanzaro.

Passiamo al presunto fatto di cronaca: non c’è nessun riscontro della notizia in testate nazionali e locali. Non esiste, inoltre, un deputato italiano di nome “Alvaro Porfido” (ma anche gli altri nomi contenuti nell’articolo sono inventati). Infine, nel pezzo si legge che questa chiesa sarebbe dovuto a sorgere in “via delle Balle”, ma a Bologna non c’è traccia di questa via (che è un’invenzione ironica).

Per quanto riguarda la foto utilizzata da larepubblicaitalia.blogspot.it (ma anche dal ilfattoquotidaino), si tratta di un’immagine che mostra una presunta chiesa luciferiana in Colombia, soprannominata Luciferian Temple e guidata da Víctor Damián Rozo (l’uomo che compare in foto). Secondo quanto riportato dal sito di fact-checking Snopes, l’uomo in realtà si chiamerebbe Héctor Londoño Villegas e il reale scopo della costruzione dell’edificio sarebbe pubblicitario e finanziario.