Lo scorso 17 febbraio il sito sky24ore.it (da non confondere con tg24.sky.it) ha pubblicato un articolo dal titolo “Il cardinale nigeriano Onaiyekan: ‘Voi italiani sarete sostituiti dai neri’”. Nel pezzo – che riprende e commenta una dichiarazione rilasciata dal cardinale nigeriano John Olorunfemi Onaiyekan a TV2000 dopo quanto accaduto a Macerata con il raid razzista di Luca Traini a colpi di arma da fuoco contro diversi stranieri – si legge: “il cardinale […] ne è sicuro: gli italiani devono arrendersi all’inesorabile estinzione e lasciarsi sostituire dai suoi connazionali e da altri africani”.

Si tratta però di una notizia presentata in maniera scorretta: il virgolettato del cardinale è inventato e le sue dichiarazioni vengono presentate in modo molto fuorviante. Andiamo con ordine. Sky24ore.it – che nella sezione “Informazioni” specifica che alcune notizie riportate potrebbero essere inesatte o inventate a scopo satirico – riprende interamente un articolo pubblicato il 15 febbraio 2018 dalla testata Affari Italiani, che a sua volta cita come fonte www.italianiperlapatria.info.

Passiamo alle dichiarazioni del cardinale nigeriano John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo della città di Abuja, a TV2000 dello scorso 12 febbraio. Il cardinale non ha mai pronunciato la frase virgolettata e presentata nel titolo da sky24ore.it e quindi non ha mai parlato di sostituzione della popolazione italiana.

Queste invece sono le reali parole del cardinale, che si possono ascoltare nel video dell’intervista: “Dobbiamo avere un paese libero, dove tutti possono circolare senza paura, senza differenza di colore della pelle. Fra poco avremo più… avremo degli italiani negri. Non siete abituati, dovete cominciare ad abituarsi. L’Inghilterra è già abituato ai britannici negri che sono anche alla cima della società. Non è niente di inaspettato. La grande America, [gli] Stati Uniti: si vede lì un paese che è diventato grande perché hanno saputo accogliere gente di ogni parte del mondo”.




Il cardinale quindi fa riferimento a un paese libero, dove non deve contare la differenza del colore della pelle. Il punto del suo discorso è che gli italiani si debbano abituare, per vivere in pace e senza paura, alle differenze, ma non a “sostituzioni”.