Lo scorso 8 marzo Tg-news24.com ha pubblicato un articolo dal titolo: “Castrazione chimica per i pedofili in Russia adesso è legge!”.

Si tratta di una vecchia notizia, raccontata in maniera non corretta. Ma andiamo con ordine. Nell’articolo di Tg-news24.com è presente un dettaglio particolare. Si legge infatti nell’attacco del pezzo: “Castrazione chimica per i pedofili condannati in via definitiva: è quanto è stato stabilito nel disegno di legge varato dal Parlamento indonesiano dopo la proposta lo scorso maggio del presidente Joko Widodo”.

Nel titolo quindi si parla di una legge sulla castrazione in chimica per i pedofili in Russia, mentre nel pezzo si dà la notizia di un disegno di legge varato dal Parlamento indonesiano.

Come mai? Tg-news24 ha ripreso letteralmente un articolo di Leggo.it del 14 ottobre 2016 in cui si parlava del disegno di legge, che conteneva misure contro la pedofilia, approvato in Indonesia. Il 12 ottobre di due anni fa, infatti, il Parlamento indonesiano approvò una legge che autorizzava la castrazione chimica per i pedofili condannati in via definitiva. Nonostante il tema completamente diverso, il titolo è stato fatto su Russia e castrazione chimica, inserendo anche una foto di accompagnamento in cui compare il presidente russo Vladimir Putin.

Per quanto riguarda invece la legislazione in Russia, nel febbraio del 2012 è stato approvato una disegno di legge che prevedeva pene più severe per i reati sessuali contro i minori, tra cui l’aumento del tempo di detenzione e la castrazione chimica volontaria. Questa pratica medica, specifica RT – canale satelitare russo –, è consentita solo su base volontaria in cambio della riduzione delle pene.

Il 2015 è stata presentata un’iniziativa legislativa per introdurre la castrazione obbligatoria, ma alla fine non si è concretizzata in legge. Quindi in Russia, nel 2018, non è stata approvata nessuna legge per la castrazione chimica per i pedofili.