Il 21 novembre su Facebook è stata pubblicata un’immagine di un cartello di divieto di ingresso. Il disegno è accompagnato da un messaggio in cui si legge che un bimbo di 17 mesi necessiterebbe di sangue «gruppo B positivo per leucemia fulminante», con l’indicazione di un numero telefonico.



Questo appello gira in rete da 11 anni. Il bambino è inoltre guarito 9 anni fa. Ma andiamo con ordine. Come aveva ricostruito il fact-checker Paolo Attivissimo, nel 2007 veniva condiviso un appello, tramite e-mail e SMS, che invitava a donare sangue di gruppo B+ per un bambino ricoverato all’ospedale Meyer di Firenze a causa di una forma di leucemia. A causa delle numerose telefonate ricevute, la struttura sanitaria fiorentino pubblicò anche un comunicato in cui chiariva che non esisteva un’emergenza sangue di tipo B+ e invitava i cittadini a non chiamare i centralini dell’Ospedale pediatrico. Nel 2009, inoltre, l’Ufficio stampa dell’Ospedale comunicò sempre ad Attivissimo che il bambino era guarito ed era tornato a casa.



L’appello negli anni ha comunque continuato a girare, con alcune modifiche (ad esempio veniva cambiato il nome dell’ospedale). Lo scorso maggio l’Avis, attraverso i propri profili social, ha pubblicato un comunicato con cui invitava a non condividere simili appelli.