L’8 luglio il sito Interagisco ha pubblicato un articolo dal titolo “Marocchino palpeggia ragazza, il fidanzato lo massacra con un raid punitivo”.
Nel testo si legge che tre italiani di 24, 36 e 38 anni sarebbero indagati per il tentato omicidio di un cittadino marocchino di 39 anni “massacrato di botte sul lungomare di Rapallo”. Il motivo dell’aggressione, continua Interagisco, sarebbe – in base a quanto avrebbero confessato i tre uomini – che “il marocchino (…) avrebbe molestato una ragazza”, fidanzata di uno dei tre indagati.
Si tratta di una notizia che non trova riscontro in nessuna testata nazionale e locale e pertanto è da ritenersi frutto di fantasia. Interagisco indica come fonte un articolo del Il FATTO (da non confondere con Il Fatto Quotidiano) dello scorso 8 febbraio, un sito che nelle proprio info specifica di non essere una testata e che alcune notizie pubblicate ”potrebbero essere inesatte o inventate”, come in questo caso. Lo stesso FATTO però ha ripreso (senza citarlo) un articolo pubblicato l’11 ottobre 2015 da La Gazzetta della Sera, che precisa di non essere una testata, ma un aggregatore di notizie trovate in rete e pertanto non viene garantita la veridicità di quanto pubblicato.
La notizia, in realtà, è un rimaneggiamento di un fatto accaduto 6 anni fa e basata su fatti totalmente diversi, come aveva mostrato il sito di debunking Butac. Nel 2012 la stampa aveva riportato la notizia che a Chiavari, in Liguria, un marocchino era stato picchiato da tre italiani. Ma non per aver molestato una ragazza, ma perché lo avevano ritenuto un ladro.
Nel 2013, come riportato dall’Ansa, i tre italiani hanno patteggiato la pena e risarcito l’immigrato con 10 mila euro ciascuno.
No, l’Ansa non ha pubblicato la notizia di una task force per l’emergenza coronavirus guidata da Mario Draghi