Il 17 gennaio, è stata pubblicata su Facebook un’immagine in cui si legge che Cesare Battisti avrebbe ricevuto, quando era latitante in Brasile, 16 mila euro al mese come rifugiato politico, pagati dallo Stato italiano.
Questa notizia non trova però riscontro in nessun quotidiano nazionale e locale e in nessun documento ufficiale del governo italiano. È quindi da ritenersi un frutto di fantasia.
Come ha ricostruito il fact-checker David Puente, la falsa notizia proviene da un messaggio che girava sui social in lingua portoghese, in cui però non veniva citato il governo italiano come fonte dei soldi mensili ma la Commissione della Verità brasiliana.
Il quotidiano brasiliano O Globo ha però verificato che Cesare Battisti non faceva parte della lista ufficiale stilata in Brasile dei “prigionieri politici” a cui viene garantito un risarcimento economico. Lo stesso avvocato dell’ex latitante italiano ha spiegato al giornale di non essere a conoscenza di questa informazione.
No, l’Ansa non ha pubblicato la notizia di una task force per l’emergenza coronavirus guidata da Mario Draghi