Il 5 novembre su Facebook è stata pubblicata un’immagine che mostra la scena di un funerale in una chiesa e un testo in cui si legge «dove sono i tricolori sulla bara e i ministri commossi? Dove sono i funerali di Stato e le dirette televisive? Dove sono le lacrime e gli editoriali….. Forse è meglio così, gli eroi muoiono in silenzio, con il giubbotto della Protezione civile. Era SANDRO USAI, volontario morto a Monterosso nell’alluvione del 25 ottobre, voglio vedere chi condivide questo link in suo onore».
Questa notizia è di 8 anni fa ed è stata pubblicata senza un chiaro riferimento temporale che permetta al lettore di capire quando il fatto si è realmente verificato.
Il 25 ottobre 2011, Sandro Usai, volontario della Protezione civile, originario di Arbus (provincia Medio Campidano), morì nel corso dell’alluvione a Monterosso (Liguria).
Non è corretto sostenere che non ci furono riconoscimenti ufficiali all’uomo: il giorno del funerale, svoltosi il 2 novembre 2011, il Consiglio comunale di Monterosso aveva indetto il lutto cittadino. Al rito funebre parteciparono l’allora capo del dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, autorità locali e regionali, l’allora presidente della commissione Lavori pubblici al Senato e l’ex sindaco di Arbus, Francesco Atzori. L’ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano, inviò una lettera in cui si parlava di «sentimenti di ammirazione per il sacrificio». Il 22 novembre dello stesso anno, Napolitano consegnò inoltre al Quirinale una medaglia d’oro al valor civile alla vedova e al fratello di Usai.