Il 3 maggio il sito Attivo Tv ha pubblicato un articolo dal titolo “Scie chimiche ammesse dal TG1”. Nel testo si legge che “Scie chimiche confermate persino dal TG1”, che accompagna un video pubblicato su Youtube in cui il mezzobusto del Tg1 annuncia un servizio che parla di come “gli esperti russi sarebbero maestri nel controllare le condizioni metereologiche per evitare che pioggia e maltempo possano rovinare importanti manifestazioni”.
Si tratta di una notizia che risale a ben dieci anni fa, decontestualizzata. Ma andiamo con ordine. Secondo la teoria del complotto delle cosiddette ‘scie chimiche’, nata nella seconda metà degli anni ’90, i governi starebbero modificando il clima globale o avvelenando la popolazione tramite le scie di condensazione formate da agenti chimici e create da aerei su cui sono montati particolari strumenti.
Attivo Tv ha pubblicato un servizio del Tg1 andato in onda originariamente il 10 maggio 2007, non inserendo però da nessuna parte elementi temporali per permettere al lettore di capire a quando risale il video. Inoltre, come spiegava all’epoca (in un articolo dettagliato con i relativi riferimenti scientifici) il fact-checker Paolo Attivissimo, il servizio in questione del Tg1 non parlava dell’ipotetico cambio del clima ottenuto con le scie chimiche, ma “della modificazione locale, su scala molto ridotta e per brevissimi periodi, del tempo atmosferico”, in Russia.
Si tratta, proseguiva Attivissimo, di un procedimento noto come cloud seeding che non c’entra nulla con le presunte ‘scie chimiche’: “per esempio, queste irrorazioni per la modificazione locale del tempo atmosferico non lasciano scie persistenti e non contengono le sostanze citate dai sostenitori della teoria delle ‘scie chimiche’”.
No, l’Ansa non ha pubblicato la notizia di una task force per l’emergenza coronavirus guidata da Mario Draghi