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Patrimoniale

Per alcuni è un sogno, per altri il peggiore degli incubi: la tassa sui patrimoni mobili e immobili è uno dei temi più divisivi della politica italiana, capace di polarizzare il dibattito pubblico come poche altre cose nel nostro Paese.

Nota anche come “tassa sui ricchi”, la patrimoniale è un’imposta che colpisce i patrimoni superiori a una determinata soglia, con l’obiettivo dei proponenti di redistribuire la ricchezza e ridurre le disuguaglianze economiche.

Negli ultimi anni, l’esempio più celebre di patrimoniale è quello risalente al 1992, quando il governo guidato da Giuliano Amato effettuò un prelievo forzoso dello 0,6 per cento su tutti i conti correnti degli italiani in un periodo di forte difficoltà per la lira, la moneta all’epoca in vigore nel nostro Paese. In Italia sono comunque attive da tempo alcune tasse sui beni dei contribuenti, che sono del tutto assimilabili a una patrimoniale. Tra queste ci sono per esempio il bollo auto, l’Imposta comunale sugli immobili (Ici), l’Imposta municipale unica (Imu) e l’imposta di successione.

L’idea di introdurre una tassa patrimoniale in Italia è profondamente avversata dai partiti di centrodestra. Nel 2021 Sinistra italiana ha invece iniziato una raccolta firme per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre la Next generation tax, un’imposta progressiva sui patrimoni superiori ai 500 mila euro, ma l’iniziativa non ha avuto seguito e la proposta non è mai arrivata in Parlamento.
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