In generale, con “evasione fiscale” si intende una serie di comportamenti illegali attuati dai cittadini allo scopo di non pagare – o pagare meno – le tasse. Dalla mancata emissione di uno scontrino all’occultamento di capitali milionari detenuti all’estero, l’evasione fiscale viene spesso indicata come uno dei principali problemi del Paese.

Tutti i governi che si sono succeduti alla guida dell’Italia hanno affrontato la questione della mancata riscossione dei tributi, inasprendo le pene per gli evasori o abbassando alcune tasse per incentivare i cittadini a regolarizzare i pagamenti. 

Ogni anno, il Ministero dell’Economia pubblica insieme alla Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) il “Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva”, per la cui redazione il governo si avvale di un altro report, la “Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva”, realizzata da una commissione di quindici esperti. Secondo la Nadef del 2022, l’evasione fiscale complessiva stimata in Italia nel 2019 (ultimo dato disponibile) ammonta a 99,2 miliardi di euro, un dato di per sé piuttosto alto ma che si colloca per la prima volta al di sotto della soglia di 100 miliardi di euro. Le imposte più evase sono l’Irpef da lavoratore autonomo e l’Iva.

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