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Delegati regionali

Ogni volta che in Italia si elegge il presidente della Repubblica si parla molto dei cosiddetti “delegati regionali”. Questi ultimi sono i rappresentanti delle regioni italiane che partecipano all’elezione del capo dello Stato insieme al Parlamento in seduta comune, cioè l’assemblea di tutti i deputati e senatori. In generale, gli elettori del presidente della Repubblica vengono anche chiamati “grandi elettori”. 

In base alla Costituzione (art. 83), ogni regione – attraverso il proprio Consiglio regionale – deve eleggere tre delegati per partecipare all’elezione del capo dello Stato. Il Trentino-Alto Adige conta come un’unica regione, mentre la Valle d’Aosta ha a disposizione solo un delegato: in totale dunque ci sono 58 delegati. Di solito accade che ciascun Consiglio regionale elegga come propri delegati il presidente della Giunta regionale (ossia il presidente di Regione), il presidente del Consiglio regionale e un consigliere dell’opposizione, mentre la Valle d’Aosta elegge solo il presidente della Giunta regionale.

Prima della riforma del taglio dei parlamentari, approvata con il referendum di settembre 2020, i “grandi elettori” del presidente della Repubblica erano poco più di mille (630 deputati, 315 senatori e 58 delegati regionali) e i delegati regionali pesavano circa il 6 per cento sul totale. 

Per effetto del taglio, che ha ridotto a 400 i deputati e a 200 i senatori, alla prossima elezione del capo dello Stato – che salvo sorprese avverrà nel 2029 – il peso dei 58 delegati regionali aumenterà, passando dal 6 per cento al 9 per cento sul totale degli aventi diritto di voto.
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