Verifichiamo i numeri dell’occupazione e qual è il divario con l’Ue.
L’occupazione in Italia e in Europa
In Europa, secondo l’ultimo dato annuale Eurostat relativo al 2016, il tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni nei 28 Paesi aderenti (incluso quindi il Regno Unito) era del 71,1%, la media annua più alta mai registrata per l’UE. Quello stesso anno in Italia era al 61,6%, dato che si ritrova anche nel database Istat*. Dieci punti in meno circa.

Per quanto riguarda il 2017, i dati Eurostat arrivano solo fino al terzo trimestre dell’anno. Allora il tasso di occupazione nella UE a 28 è stato del 72,3%, e quello dell’Italia al 62,6%. Si conferma dunque il divario intorno ai dieci punti citato da Meloni.
Per quanto il dato italiano sia in miglioramento negli ultimi anni – dal 59,6% del terzo quarto del 2013 in poi è andato sempre in crescendo, anche per effetto dell’innalzamento dell’età pensionabile – la distanza dalla media europea resta sostanzialmente invariata.
Il verdetto
I dati riportati da Giorgia Meloni sull’occupazione italiana, nel corso della sua intervista, sono sostanzialmente corretti. L’ultimo dato annuale, relativo al 2016, e l’ultimo trimestrale, relativo al terzo quarto 2017, confermano una distanza tra tasso di occupazione italiano e tasso medio dei 28 Stati membri UE di circa 10 punti. Un “Vero” per Meloni.
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* Percorso: Lavoro e retribuzioni > Offerta di lavoro > Occupazione > Tasso di occcupazione.