Già a
febbraio 2020 e a
gennaio 2021 abbiamo pubblicato un paio di fact-checking per spiegare come sia sbagliato ripetere che «il 32 per cento del prodotto interno lordo italiano è export di made in Italy». Anche in almeno altre
due occasioni Di Maio aveva fatto la stessa affermazione. Per capire dove sta l’errore, bisogna fare un breve ripasso su come è calcolato il Pil.
Il Pil è il valore dei prodotti e servizi realizzati all’interno di uno Stato nel corso di un anno. Per calcolarlo si può guardare al lato dell’offerta, ossia di chi produce i beni e i servizi, o al lato della domanda, ossia di chi acquista i beni e i servizi prodotti. Al di là del lato analizzato, il risultato finale non cambia.
Nel quantificare il prodotto interno lordo, le esportazioni sono prese esplicitamente in considerazione se si guarda al lato della domanda, ma non nel senso a cui ha fatto Di Maio. In questo caso sono sommate tra loro tre voci: la “spesa per consumi finali nazionali” delle famiglie, delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni, gli “investimenti” e le cosiddette “esportazioni nette”, ossia la differenza tra esportazioni e importazioni. In questo modo si considerano i beni e i servizi prodotti in Italia e venduti all’estero, e si scontano i beni e i servizi prodotti all’estero e venduti in Italia.
Prendiamo i dati prima della pandemia. Nel 2018 le esportazioni nette
sono state pari a 44 miliardi di euro circa, circa il 2,5 per cento del Pil di quell’anno, mentre nel 2019 erano state pari a 55 miliardi di euro, circa il 3 per cento del Pil di quell’anno. Sono entrambe percentuali dieci volte inferiori al «32 per cento» citato da Di Maio.
Dove sta l’errore del ministro degli Esteri? Come abbiamo visto, non considera le esportazioni nette, ma le esportazioni nel loro complesso. In questo caso, come ordine di grandezza, si può dire che il totale delle esportazioni sia più o meno pari a un terzo del Pil italiano (quasi 1.800 miliardi nel 2019). Ma
è sbagliato sostenere che le esportazioni costituiscano un terzo del Pil del nostro Paese.