Chi sostituirà Berlusconi in Senato?

Entro tre mesi dovranno essere organizzate le elezioni suppletive nel collegio di Monza, dove l’ex presidente del Consiglio era stato eletto senatore
Ansa
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Aggiornamento 7 luglio, ore 8 – Il Consiglio dei ministri ha deciso che le elezioni suppletive per sostituire Silvio Berlusconi in Senato si terranno il 22 e 23 ottobre 2023 nel collegio uninominale di Monza, in Lombardia.

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Dopo la morte di Silvio Berlusconi, avvenuta il 12 giugno, è rimasto libero un seggio in Senato. Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 l’ex presidente del Consiglio era infatti stato eletto senatore, candidato dalla coalizione di centrodestra nel collegio uninominale di Monza, in Lombardia (un collegio è una porzione in cui è suddiviso il territorio italiano per scopi elettorali). Berlusconi aveva vinto il seggio con oltre il 50 per cento dei voti, quasi il doppio di quelli raccolti dalla candidata di centrosinistra Federica Perelli. 

In base alla legge elettorale, un terzo dei seggi in Parlamento è assegnato con il voto nei collegi uninominali: qui i partiti presentano un singolo candidato e vince chi prende anche un solo voto in più rispetto agli avversari. Due terzi circa dei seggi sono assegnati nei collegi plurinominali: qui i partiti presentano una lista di candidati e ricevono un numero di seggi in Parlamento in proporzione al numero di voti ricevuti.

La sostituzione di Berlusconi in Senato non sarà immediata: dal momento che l’ex leader di Forza Italia è stato eletto in un collegio uninominale, saranno necessarie le cosiddette “elezioni suppletive”. Come suggerisce il nome, solo gli elettori del collegio uninominale di Monza saranno chiamati di nuovo alle urne per eleggere il senatore o la senatrice che sostituirà Berlusconi in Senato. In queste elezioni suppletive i vari partiti dovranno presentare un proprio candidato e verrà eletto quello che ottiene più voti. Nel pomeriggio di giovedì 15 giugno la Giunta per le elezioni del Senato ha avviato il percorso per organizzare le elezioni suppletive, che in base alla legge dovranno essere fissate entro tre mesi dal giorno in cui il seggio parlamentare è rimasto vacante. Salvo proroghe, la sostituzione di Berlusconi dovrebbe dunque avvenire entro la prima metà del mese di settembre. 

Per sostituire un parlamentare morto dopo essere stato eletto in un collegio plurinominale (oppure dopo essersi dimesso o essere stato eletto per una carica incompatibile), non sono invece necessarie le elezioni suppletive. In questo caso il seggio viene preso dal candidato dello stesso partito, non eletto il 25 settembre 2022, che nella lista dei candidati nel collegio plurinominale viene dopo l’ultimo eletto. In questa legislatura, iniziata lo scorso ottobre, sono morti anche i senatori Bruno Astorre (Partito Democratico) e Andrea Augello (Fratelli d’Italia), rispettivamente sostituiti da Filippo Sensi e Cinzia Pellegrino. I dimissionari Carlo Cottarelli (Partito Democratico) e Gianfranco Miccichè (Forza Italia) sono stati sostituiti da Cristina Tajani e Daniela Ternullo.

I precedenti recenti

Negli ultimi anni le elezioni suppletive sono state una tornata elettorale poco partecipata. Per esempio il 16 gennaio 2022 si sono tenute le elezioni suppletive nel collegio uninominale di Roma-Quartiere Trionfale per sostituire l’allora deputato Roberto Gualtieri, che a novembre 2021 era stato eletto sindaco di Roma, carica incompatibile con quella di parlamentare. Quelle elezioni suppletive sono state vinte dalla candidata del Partito Democratico Cecilia D’Elia, con un’affluenza al voto di poco superiore all’11 per cento degli aventi diritto. 

Nel 2021 si sono tenute le elezioni suppletive per un seggio alla Camera nel collegio uninominale di Siena, dove ha vinto l’ex segretario del PD Enrico Letta, e quelle per un seggio alla Camera nel collegio uninominale di Roma-Quartiere Primavalle, dove ha vinto l’esponente del PD Andrea Casu. Nel primo caso l’affluenza è stata pari al 36 per cento mentre nel secondo caso è stata pari al 44 per cento. Nel 2020 le elezioni suppletive per un seggio alla Camera nel collegio uninominale di Roma-Quartiere trionfale avevano registrato invece un’affluenza pari a circa il 18 per cento.

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