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Gli 800 mila euro per il centenario del Partito comunista italiano sono veri

| 23 dicembre 2021
La dichiarazione
«[Il governo ha stanziato] 800 mila euro per celebrare la fondazione del Partito comunista italiano»
Fonte: Twitter | 22 dicembre 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Meloni ha ragione.
In breve
  • La legge di Bilancio per il 2020 aveva stabilito che fossero stanziate risorse per promuovere iniziative a favore del centenario del Pci. TWEET
  • A inizio dicembre è stato presentato l’avviso pubblico per la raccolta delle proposte da finanziare. TWEET
  • Le risorse massime a disposizione arrivano alla cifra di 800 mila euro. TWEET
Il 22 dicembre la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha criticato su Twitter il governo, accusandolo di aver stanziato «800 mila euro per celebrare la fondazione del Partito comunista italiano». Quest’anno infatti si è celebrato il centenario del Pci, fondato a Livorno nel 1921.

Sui social Meloni ha anche pubblicato una grafica, con il titolo di un articolo di Libero pubblicato quel giorno: «Per festeggiare il Pci i soldi li trovano e li raddoppiano pure».

Al di là della critica della leader di Fdi, abbiamo verificato e la notizia riportata è corretta. Si tratta di una polemica che va avanti da almeno due anni.

Che cosa è successo nel 2019

Tutto è nato con il disegno di legge di Bilancio per il 2020, discusso in Parlamento alla fine del 2019. In Senato, il senatore di Liberi e Uguali Vasco Errani e i due senatori del Partito democratico Francesco Verducci e Daniele Manca avevano presentato quattro emendamenti per introdurre alcuni stanziamenti in manovra a favore della «promozione di iniziative culturali e celebrative» connesse alla celebrazione del centenario del Partito comunista italiano.

Tre emendamenti, tutti respinti, proponevano di stanziare 200 mila euro l’anno per il 2020 e il 2021 (in totale 400 mila euro). Un quarto emendamento, accolto, non chiedeva di stanziare una quantità di soldi specifica, ma di stanziarne «nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente» e «senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato».

Questo emendamento è stato poi approvato ed è finito all’articolo 1, comma 405, della legge di Bilancio del 2020, che al comma 406 ha incaricato la Presidenza del Consiglio dei ministri di assegnare le risorse a disposizione.

Che cosa è successo oggi

Si arriva così al 2021, più precisamente al 3 dicembre scorso, quando è stato pubblicato un avviso della “Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni”. Come sottolinea il suo sito ufficiale, questa struttura – interna alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha il compito di valorizzare i «messaggi propri degli anniversari nazionali», con l’obiettivo «di custodire e diffondere la dimensione partecipativa e il concetto di memoria come patrimonio culturale collettivo, specialmente nelle giovani generazioni».

L’avviso spiega che un decreto del Ministero delle Politiche giovanili del 19 ottobre 2021, approvato dalla Corte dei Conti il 15 novembre, ha stabilito i criteri per attribuire le risorse di cui abbiamo parlato poco fa sulla legge di Bilancio per il 2020. Ora si conoscono i soldi davvero a disposizione: «L’ammontare complessivo delle somme disponibili – spiega l’avviso – è pari a euro 800 mila euro per l’anno 2021» oppure «pari alle somme effettivamente disponibili all’atto della pubblicazione delle graduatorie definitive relative al presente avviso pubblico».

Il 50 per cento di queste risorse dovrà andare a istituzioni o enti pubblici, mentre il restante 50 per cento a enti privati senza fini di lucro. I progetti, che andranno presentati entro il 28 gennaio 2022, devono essere rivolti alla «promozione e divulgazione», in particolare verso le giovani generazioni a livello nazionale o internazionale, «degli eventi, delle personalità e delle motivazioni storico, sociali e culturali, che portarono alla fondazione» del Partito comunista italiano.

Il verdetto

Secondo Giorgia Meloni, il governo ha stanziato «800 mila euro per celebrare la fondazione del Partito comunista italiano», nato nel 1921. È vero: la legge di Bilancio per il 2020 aveva stabilito che venissero stanziate risorse per promuovere iniziative a favore di questa ricorrenza, senza specificare una quantità precisa di soldi.

A inizio dicembre è stato presentato l’avviso pubblico per la raccolta delle proposte e le risorse massime a disposizione arrivano alla cifra di 800 mila euro. Meloni ha anche condiviso un titolo di Libero in cui si dice che questa cifra sarebbe raddoppiata, rispetto alle intenzioni iniziali. In realtà gli emendamenti che nel 2019 avevano chiesto uno stanziamento complessivo di 400 mila euro non erano finiti in manovra.

In ogni caso, Meloni si merita un “Vero”.

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