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Buffagni esagera parecchio sui primati di Conte nei vaccini

| 12 aprile 2021
La dichiarazione
«[Con il governo Conte II n.d.r.] l’Italia è stata prima in Europa per numero di vaccinazioni effettuate»
Fonte: Facebook | 6 aprile 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Il 6 aprile il deputato del M5s ed ex viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni, parlando di vaccini e dei meriti del precedente esecutivo, ha scritto sulla sua pagina Facebook che con il governo Conte II «l’Italia è stata prima in Europa per numero di vaccinazioni effettuate».

Abbiamo verificato e l’affermazione è decisamente esagerata.

 

La campagna vaccinale e il governo Conte II

Come si legge sul sito dell’Istituto superiore di sanità (Iss), la campagna vaccinale vera e propria in Italia è iniziata il 31 dicembre 2020, dopo che il 27 dicembre era stato celebrato il Vaccine Day in tutta l’Ue con le prime inoculazioni di carattere più che altro simbolico.

Vediamo allora che cosa dicono i dati sulle vaccinazioni relativi al periodo che va dal 31 dicembre 2020 al 13 febbraio 2021, cioè fino a quando è rimasto in carica il governo Conte II. Con una premessa: consideriamo l’«Europa» citata da Buffagni nel senso di “Unione europea” e non conteggiamo, tra gli altri, il Regno Unito, che ha avviato la sua campagna vaccinale l’8 dicembre, circa tre settimane prima del resto del continente, e che è sempre stata ampiamente davanti all’Italia e agli altri Stati comunitari.

I vaccini in numero assoluto

Vediamo per prima cosa i dati relativi alle vaccinazioni in numero assoluto. Nei 45 giorni di vaccinazioni durante il governo Conte II, l’Italia è stata prima per sei giorni, l’11 e il 12 gennaio e tra il 14 e il 17 dello stesso mese. Per il resto del tempo è sempre stata seconda, alle spalle della Germania (con l’eccezione del 31 dicembre, quando era terza dietro anche alla Polonia). Ma, come abbiamo scritto anche di recente analizzando una dichiarazione del nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi, fare i confronti sui numeri assoluti ha poco senso.

L’Italia è infatti il terzo Paese più popoloso della Ue, i vaccini vengono distribuiti agli Stati membri in base alla loro popolazione, e dunque essere nelle prime posizioni è abbastanza inevitabile (Grafico 1).