Il verdetto
Stefano Buffagni, deputato ed ex viceministro del M5s, il 6 aprile ha scritto su Facebook che con il governo Conte «l’Italia è stata prima in Europa per numero di vaccinazioni effettuate».
È un’esagerazione. Al massimo si può dire che l’Italia nei 45 giorni in cui è stato al governo Conte ed era avviata la campagna vaccinale, sia stata prima per numero assoluto di vaccini fatti per sei giorni (seconda per il resto del tempo). Ma guardare ai vaccini in numero assoluto ha poco senso, considerato che vengono distribuiti agli Stati Ue in ragione della loro popolazione e l’Italia è uno dei tre Stati più popolosi insieme a Germania e Francia.
Se guardiamo ai vaccini in rapporto alla popolazione, si può dire al massimo che l’Italia – durante il governo Conte II – sia stata quarta per pochi giorni, per poi scivolare più indietro nella classifica. O che sia stata prima ma solo tra i quattro grandi Stati dell’Ue (Italia, Germania, Francia e Spagna) e solo fino al 20 gennaio. Alle buone prestazioni iniziali sembra inoltre abbia probabilmente contribuito la scelta di vaccinare per primi gli operatori sanitari.
Nel complesso per Buffagni un “Nì”.