Questa analisi fa parte della Pagella Politica di Agi e contiene solo il verdetto, con modifiche. Qui puoi leggere l’articolo completo.
Anna Maria Bernini ha dichiarato che alle province, a cui sono rimaste alcune funzioni fondamentali, sono però state tolte risorse pari a 5,2 miliardi di euro e circa 20 mila dipendenti.
La capogruppo di Forza Italia al Senato ha sostanzialmente ragione. Il processo di abolizione delle province non si è infatti compiuto e questi enti vivono in una situazione di incertezza, in cui le risorse vengono stanziate di volta in volta per far fronte alle necessità.
I numeri forniti dalla Bernini sono leggermente imprecisi: le funzioni fondamentali elencate dalla senatrice corrispondono a quelle elencate dalla legge Delrio; il numero di dipendenti in meno non è di 20 mila unità ma di 16 mila unità; infine le risorse tagliate ammontano (se guardiamo agli effetti cumulati nel 2017) a circa 5,2 miliardi solo se non si considera una prima riduzione di mezzo miliardi disposta dal governo Berlusconi nel 2010, e se non si calcolano le risorse “restituite” con provvedimenti ad hoc di anno in anno.
Anna Maria Bernini merita un “C’eri quasi”.
Questa analisi fa parte della Pagella Politica di Agi e contiene solo il verdetto, con modifiche. Qui puoi leggere l’articolo completo.
«Anche a livello europeo, il nostro Paese ha un solo indicatore sopra la media Ue per gli infortuni, quello relativo ai morti. Ma questo perché l’Italia ha inserito il Covid tra le cause di infortunio sul lavoro, a differenza della stragrande maggioranza degli altri Paesi. Infatti, prima della pandemia eravamo al di sotto della media europea»
13 aprile 2024
Fonte:
La Stampa