Continuano le analisi sull’esito del referendum britannico sulla permanenza nell’Unione Europea. La vittoria del “Leave” è stata inizialmente descritta come uno scontro generazionale, in cui i giovani si sono schierati dalla parte dell’Europa mentre gli anziani hanno votato per uscirne. Matteo Renzi sottolinea un aspetto ulteriore che avrebbe fatto la differenza tra questi blocchi elettorali: l’affluenza molto maggiore da parte degli anziani rispetto ai giovani. E’ davvero così?



Padri e figli



Una premessa: non ci sono dati ufficiali che consentano questo tipo di analisi. Sul sito della Electoral Commission si trovano ripartizioni geografiche, ma non per età. Pertanto le analisi sono effettuate sulla base di sondaggi, che tuttavia riportano un quadro piuttosto omogeneo della situazione.



I dati YouGov, così come quelli di Lord Ashcroft Polls, indicano che nella fascia di età tra i 18-24 anni oltre il 70% ha votato per rimanere nell’Ue. Al contrario, dai cinquant’anni in su si nota una chiara maggioranza di votanti a favore della Brexit.









Quanto ai dati relativi all’affluenza possiamo rifarci all’analisi del Financial Times (grafico a fianco), dove incrociando i dati dell’affluenza nelle varie città con l’età media nelle stesse si nota una relazione direttamente proporzionale tra affluenza ed età (come del resto nel Regno Unito è accaduto alle ultime elezioni politiche).



Se i giovani fossero andati a votare in massa il risultato sarebbe cambiato?



Secondo un altro studio del Financial Times, a parità di condizioni, in teoria sarebbe stato possibile, ma in pratica sarebbe stata necessaria un’affluenza del 75% da parte degli under-35, numeri che nel Regno Unito non si registrano da mezzo secolo.



Il verdetto



Come abbiamo scritto sopra, si tratta di sondaggi e non di dati certi. Tuttavia, anche concedendo ampi margini di errore, le rilevazioni danno risultati piuttosto netti.



E’ pertanto vero quello che sostiene Renzi: al referendum britannico i giovani hanno votato in larga parte per il “Remain”, ma con percentuali di affluenza alle urne piuttosto basse; gli anziani invece sono andati a votare in forze ed hanno sostenuto a maggioranza la Brexit.



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Aggiornamento 11/07: In un articolo pubblicato dal Guardian il 10 luglio, si riporta che secondo un sondaggio realizzato dai consulenti di Opinium e i ricercatori della London School of Economics su un sondaggio di duemila intervistati, il 64% dei giovani di età compresa tra i 18-24 anni avrebbero votato al referendum. Dati maggiori di quanto era stato riportato in un primo momento, ma pur sempre molto inferiori rispetto agli anziani: secondo lo stesso sondaggio gli ultra 65-enni avrebbero fatto registrare valori del 90%.