Durante il suo intervento alla scuola di formazione politica del Pd, il Presidente del Consiglio sciorina una serie di dati relativi ai due anni di governo. Riferendosi ai costi dei titoli Stato (costi per lo Stato, rendimento per chi li acquista), Renzi afferma che vi sia stata una riduzione da 3,7 a 1,3. Vediamo i dettagli.



Costo dei titoli di Stato



Esistono diverse tipologie di titoli di Stato, con diverse durate e profile di rischio: i Buoni ordinari del Tesoro (BoT); i Certificati del Tesoro Zero-coupon (CTz); i Certificati di credito del Tesoro (CcT); i Buoni del Tesoro poliennali (BTp); i Buoni del Tesoro poliennali indicizzati all’inflazione europea e italiana (BTp€i e BTp Italia).



Parlando di titoli a 10 anni, Renzi fa riferimento ai BTp. I dati della presentazione sono tratti dal Il Sole 24 Ore e sono riassunti nel grafico sottostante. Per il 2014 e il 2015 sono riportati i dati mensili di febbraio tratti dai bollettini trimestrali del MEF.



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Il 14 Marzo, il giorno successivo all’intervento di Renzi che è avvenuto di domenica, il rendimento era pari a 1,31. Il 22 febbraio 2016, a 2 anni esatti dall’insediamento di questo governo, era pari a 1,53. Nel febbraio del 2015, i BTp a 10 anni avevano un rendimento di 1,62, mentre nel mese di febbraio 2014 era pari a 3,81.



Verdetto



I dati citati da Renzi sono dunque corretti, il rendimento per chi possiede i BTp (o il costo per lo Stato) è ora più basso di quanto ad inizio del suo governo.