A metà dicembre Matteo Renzi è andato in visita in Libano. Durante la conferenza stampa congiunta al termine dell’incontro con il Premier libanese Tammam Salam, Renzi ha ricordato che, in confronto all’Italia, il Paese mediorientale accoglie dieci volte più rifugiati dell’Italia, nonostante la sua popolazione sia molto più piccola. Vediamo se i numeri confermano.



Una domanda più difficile del previsto



Per quanto possa sembrare strano, il Libano è uno dei Paesi per il quale è più difficile ottenere informazioni demografiche aggiornate e accurate. Il motivo è la profonda divisione all’interno del Paese tra le numerose minoranze, che si identificano sia per religione che per etnia. Il fragile equilibrio politico tra di loro è cristallizzato nell’attuale assetto istituzionale, che si basa sui dati della popolazione di oltre ottant’anni fa, quando il Paese era sotto mandato francese.



Come scrive il Minority Rights Group International, in Libano “la demografia è controversa e non ci sono stati censimenti della popolazione dal 1932”. Per questo motivo, ad esempio, il sito dell’amministrazione centrale statistica della Presidenza del Consiglio libanese non ha una stima aggiornata della popolazione del Paese.



Esistono tuttavia altre stime internazionali, che giungono a numeri più alti di quelli indicati da Renzi. Secondo i dati della Population Division delle Nazioni Unite (accessibili qui), nel 2015 c’erano in Libano 5.851.000 abitanti. Il World Factbook della Cia pone invece il totale a 6,18 milioni, con una stima del luglio 2015. La Banca Mondiale, con dati aggiornati al 2014, indica il numero di abitanti in 4,54 milioni.



Quanti rifugiati ci sono in Libano



Per quanto riguarda i rifugiati presenti in Libano, anche in questo caso la questione è più complessa di come sembra. L’Unhcr presenta per il Libano cifre aggiornate a giugno 2015, secondo cui nel Paese c’erano 1.189.052 persone tra rifugiati e richiedenti asilo, per la grande maggioranza siriane. Alla fine di novembre del 2015 il numero di rifugiati siriani nel Paese, secondo l’Unhcr, era di 1.070.189 persone.



Oltre a questo afflusso di persone, causato dalla guerra civile siriana cominciata nel 2011, c’è un altro gruppo di cui si può tenere conto: i rifugiati palestinesi, centinaia di migliaia dei quali sono presenti nel Paese dal 1948. Anche se molti di loro sono nati in Libano, la maggior parte non possiede la cittadinanza libanese e vive da decenni in 12 campi profughi. L’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite che fornisce loro assistenza, stimava il loro numero a metà del 2014 in circa 450 mila persone.



L’Italia



Da parte sua l’Italia, secondo il più recente dato Istat (31 agosto 2015) ha una popolazione di 60.685.487 persone. L’Unhcr sostiene che nel corso del 2015 sono arrivate via mare nel nostro Paese 152.700 persone.



Il verdetto



Nel suo confronto tra Italia e Libano, Matteo Renzi cita correttamente tre dati su quattro: quello dei rifugiati nei due Paesi e della popolazione italiana. Sbaglia però il numero degli abitanti del Paese mediorientale: almeno secondo le stime più accreditate e recenti, l’ammontare reale si avvicina più ai sei milioni che ai quattro. Si tratta ad ogni modo di una cifra particolarmente delicata e “sensibile”, in Libano più che in molti altri Paesi del mondo, in ragione delle sue notevoli divisioni interne. “C’eri quasi” per il Presidente del Consiglio.