Nel suo viaggio a L’Avana, Renzi approfitta per raccontare alla platea del Business Forum come l’Italia stia vivendo “un cambiamento di clima profondo”. A sostegno di tale tesi il Premier cita i dati sulla fiducia dei consumatori, pubblicati dall’Istat proprio in quel giorno.



I consumatori



Il clima di fiducia dei consumatori è un indicatore raccolto tramite un’indagine mensile su un campione rappresentativo della popolazione italiana (si veda la definizione dell’Istat per maggiori dettagli sulla metodologia). Nel bollettino dell’Istat leggiamo che i dati sono in miglioramento; tuttavia, per la nostra verifica, le serie storiche allegate si fermano al 2010. Scaviamo quindi nelle banche dati disponibili su dati.istat.it e troviamo conferma del fatto che il clima di fiducia dei consumatori a ottobre di quest’anno era pari a 116,9. Questo è effettivamente il dato più alto dal febbraio 2002, quando la fiducia toccava la quota massima dell’intero periodo, pari a 117,9.









Le imprese



Il clima di fiducia delle imprese (Iesi) è un indice composto dai giudizi delle imprese manifatturiere, di imprese delle costruzioni e di quelle dei servizi. L’indice misura l’opinione delle imprese di questi tre settori sulla domanda economica e sull’occupazione nel loro settore. Per verificare il dato interroghiamo di nuovo dati.istat.it e anche in questo caso Renzi cita correttamente i dati disponibili: seppure il 107,5 registrato ad ottobre 2015 non sia il dato più alto registrato nella serie, è sicuramente il punto massimo che è stato raggiunto dalla fine del 2007, precisamente dall’ottobre dello stesso anno, quando l’indice era pari a 107,8.









Il verdetto



Gli indici di fiducia dei consumatori e delle imprese censiti dall’Istat sono tornati ai livelli pre-crisi nell’ottobre 2015, rispettivamente al punto più alto dal febbraio 2002 e ottobre 2007. “Vero” per Renzi.