Dal 2009 ad oggi molte cose sono cambiate in Europa. In maniera abbastanza uniforme la crisi economica che ha colpito il vecchio continente ha lasciato tracce evidenti in ogni Paese. Ospite su La7, l’ex Segretario del Partito Democratico snocciola i dati della disoccupazione, in crescita in alcuni Paesi e in decisa contrazione in Germania. Proviamo a confrontare i suoi numeri con quelli effettivi.



Dati alla mano



Grazie ai dati Eurostat verifichiamo la dichiarazione di Bersani, riportando la percentuale di disoccupati in Italia, Grecia, Germania e Spagna nel 2009 e nel 2014.



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Come si può facilmente notare, nei tre Paesi del Mediterraneo la disoccupazione è aumentata. In Italia è passata dal 7,7% al 12,7: una crescita certamente importante, ma non tale da giustificare il tono di Bersani. La disoccupazione nel Belpaese infatti non è raddoppiata, come sostiene Bersani, ma è aumentata di 1,6 volte. Per quanto riguarda il dato apparentemente triplicato di Spagna e Grecia, solamente per quest’ultima abbiamo un riscontro nei numeri. Nel Paese ellenico la percentuale è effettivamente passata dal 9,6 al 26,5%, con un incremento di 2,7 volte. Per quanto riguarda la Spagna la crescita è stata persino inferiore a quella italiana, visto che disoccupazione è passata dal 17,9 al 24,5%, registrando una aumento di 1,3 volte. Sulla Germania ci sta poco da dire: nel 2009 il dato era 7,6%, e nel 2014 è sceso al 5%.



Verdetto



Tanti i trend citati da Bersani, ma solo quelli riferiti a Grecia (con una leggera imprecisione) e Germania risultano essere corretti. “Nì” da Pagella Politica.





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