Un po’ di dati, un po’ alla volta



Matteo Renzi risponde alle tante critiche che vorrebbero il Partito Democratico in crisi d’identità, fornendo il dato dei deputati Dem: da inizio legislatura sarebbero passati dai 290 iniziali ai 310 attuali. Ad oggi i membri del gruppo Pd a Montecitorio sono 309 (e non 310), dopo il recente abbandono di Pippo Civati. Prima piccola imprecisione per il Premier.



graph



Elezioni 2013 – L’inizio della XVII legislatura



Quanti erano i deputati Pd successivamente all’ultima tornata politica? Il sito del Ministero dell’Interno ci viene in soccorso fornendo il dato sugli eletti nella lista del Partito Democratico, capitanata da Pierluigi Bersani. La lista ottenne 292 seggi nella circoscrizione Italia, a cui si aggiungono i 5 seggi della circoscrizione “estero”. Arriviamo ad un totale di 297 deputati, numero relativamente superiore a quello citato da Matteo Renzi.



Dopo il voto, si formano i gruppi



E’ molto importante però considerare un distinguo: una cosa sono le liste di elezione, una cosa è il gruppo a cui un parlamentare decide di iscriversi una volta iniziata la legislatura. Per fare un esempio, l’On. Pia Locatelli, membro del Partito Socialista Italiana, eletta in lista con il Partito Democratico, ha sempre fatto parte del Gruppo Misto. Dunque il Pd ha ottenuto 297 seggi, ma quanti di quei seggi poi sono rimasti al Pd una volta formatisi i gruppi? Per avere questo dato ci rifacciamo ad Openparlamento, sito gestito da Openpolis che monitora l’attività parlamentare. Nella pagina dedicata ai cambi di gruppo possiamo ricostruire la situazione del Partito Democratico. Si contano 309 membri attuali, registrando un incremento di +16 deputati (alla luce delle 19 new entry e di 3 deputati fuoriusciti). Tali numeri portano gli iscritti iniziale al gruppo Pd a Montecitorio a quota 293, numero comunque superiore a quanto dichiarato dal Premier.



Renzi è impreciso su entrambi i numeri: il nostro voto è un “C’eri quasi”.