Il rapporto tra Salvini e Alfano non è mai stato facile. I due sono divisi, oltre che da profonde differenze di linguaggio e di vedute, anche dalle loro strategie politiche: Salvini e la Lega Nord sono acerrimi oppositori del governo Renzi, mentre Alfano e il gruppo da lui guidato, Nnc – Nuovo Centrodestra, si trovano all’interno della compagine governativa.
Insomma, a livello nazionale volano stracci (Salvini ha recentemente definito Alfano “scafista”, mentre per Alfano Salvini “rappresenta la destra estrema”), ma a livello regionale le cose sono effettivamente un po’ diverse.
Alleanze tattiche
E’ vero, Salvini ha detto che non si sarebbe mai alleato con Ncd (inizialmente concentrandosi sul Veneto, ma poi ribadendo che il ragionamento sarebbe valso anche in tutte le altre regioni).
Non bisogna però stupirsi che a livello locale le cose funzionino in modo differente – contingenze e necessità creano, a volte, condizioni che mai potremmo immaginare all’interno del parlamento nazionale. Effettivamente, come dice Alfano, la Lega Nord e Ncd sono alleati in alcune delle regioni in cui si andrà a votare il prossimo 31 maggio.
- in Umbria entrambi i partiti sostengono la candidatura di Claudio Ricci che, come si può vedere sul sito ufficiale della campagna elettorale, espone in primo piano i simboli delle liste che lo sostengono – Lega Nord e “Per l’Umbria Popolare”, la lista lanciata da Ncd in Umbria e prima sostenitrice della candidatura di Ricci.
- in Liguria la Lega Nord, dopo aver inizialmente sostenuto la candidatura del suo esponente Edoardo Rixi, ha stretto un accordo con Forza Italia per appoggiare la candidatura di Giovanni Toti (tenuto adeguatamente nascosto sul sito www.leganordliguria.net, dopo le lamentele della base). Tra i sostenitori di Toti (e quindi tra gli alleati della Lega Nord in Liguria) troviamo anche, come dice Alfano, Nuovo Centrodestra, presente nella lista “Area Popolare Liguria”.
- in Lombardia il Nuovo Centrodestra fa parte della maggioranza di governo regionale (ha infatti un assessore regionale nella persona di Mauro Parolini, assessore con deleghe al commercio, turismo e terziario). Certo, c’è da dire che Salvini era stato chiaro sul fatto che gli accordi stabiliti prima di queste elezioni (in questo caso con il Pdl, poi scisso in Forza Italia e Nuovo Centrodestra, in occasione delle elezioni regionali lombarde del 2013) sarebbero rimasti in piedi.
Il verdetto
E’ vero che Salvini aveva tuonato “mai con Alfano”. E’ altrettanto vero che, successivamente a quelle dichiarazioni, la Lega Nord si è alleata con il Nuovo Centrodestra in Umbria e in Liguria, come dichiara su twitter il ministro dell’Interno. Corrisponde al vero, però, che le stesse accuse di doppiezza lanciate da Alfano all’indirizzo di Salvini non sono valide per la Regione Lombardia – il leader della Lega Nord ha infatti sempre affermato che si sarebbe attenuto agli accordi presi precedentemente alla sua ascesa ai vertici del partito e alla nascita di Nuovo Centrodestra, e la Lombardia è proprio uno di questi scenari. “C’eri quasi”.