Un botta e risposta tra il governatore della Lombardia e il ministro dell’Interno sulla gestione delle operazioni di venerdì, giornata inaugurale di Expo durante la quale Milano è stata teatro di scontri tra i black bloc e la polizia. Maroni ha in effetti dichiarato che, se fosse stato ancora ministro dell’Interno (lo è stato due volte, tra l’11 maggio 1994 e il 17 gennaio 1995, e tra l’8 maggio 2008 a 16 novembre 2011), avrebbe sospeso l’area Schengen quindici giorni prima dell’inizio dell’evento per rendere più difficile l’arrivo in Italia dei manifestanti violenti.



Cosa è successo il 15 ottobre 2011



Alfano tuona in seguito alle parole di Maroni, ricordandogli gli avvenimenti del 15 ottobre 2011, quando si registrarono scontri violenti tra black bloc e forze dell’ordine (si veda qui, qui e qui per leggere alcuni articoli che raccontarono quelle giornate). L’occasione era la manifestazione dell’Occupy Movement, che avveniva contemporaneamente in altri Paesi del mondo (qui una mappa del Guardian) e attraverso cui si protestava contro la disuguaglianza economica e sociale. Anche allora, come venerdi scorso, i manifestanti violenti hanno oscurato la protesta pacifica.



Maroni sospese Schengen?



A riguardo, Maroni riferì in parlamento il 21 ottobre di quell’anno, parlando della necessità di eliminare i tagli al Ministero dell’Interno e aumentare lo sforzo per garantire la sicurezza delle città. Non menziona Schengen, come è normale che sia dato che in quell’occasione non fu sospeso l’accordo di libera circolazione delle persone all’interno di 26 Paesi europei. Le uniche occasioni in cui la sospensione sia stata attuata da parte dell’Italia riguardano il G8 di Genova (14-21 luglio 2001 sotto il ministro Scajola) e il G8 dell’Aquila (28 giugno-15 luglio 2009, durante il Ministero di Maroni). Da Genova in poi la sospensione è diventata una pratica applicata anche in occasione di altri G8.



Verdetto



Alfano ha quindi ragione a dire che Maroni, nel 2011 non attuò alcuna sospensione di Schengen. “Vero”!