
"Da quando Matteo Renzi ha iniziato a parlare di sviluppo e crescita, consuntivi e previsioni sono crollati. Nel primo trimestre dell’anno la caduta del Pil è stata dello 0,1 per cento. Secondo le recenti elaborazioni dell’Istat questo dato negativo sarà bissato anche nel secondo trimestre. Varierà in negativo all’interno di una forchetta compresa tra meno 0,1 e meno 0,3 per cento".
Renato Brunetta sferra un altro attacco alla prestazione economica del Paese durante il governo Renzi. Ma i suoi numeri sono corretti? Sul 1° trimestre del 2014 non ci piove. Come già analizzato in precedenza, l'Istat ha certificato un ritorno alla decrescita dopo il modesto risultato positivo (+0,1%) ottenuto nell'ultimo trimestre dell'anno scorso.
Diversa la situazione per quanto riguarda il secondo trimestre 2014 appena conclusosi, su cui l'Istat non ha ancora rilasciato dati ufficiali. Ma nella nota ufficiale cui fa riferimento lo stesso Brunetta, l'Istituto di Statistica nazionale non è negativo come fa trasparire il capogruppo di Forza Italia alla Camera. Citiamo direttamente la nota per smentire Brunetta:
"La variazione congiunturale del Pil [nel T2] è prevista ricadere in un intervallo compreso tra -0,1% e +0,3% (Figura 9)".
Volutamente o meno, Brunetta ha invertito il simbolo positivo con quello negativo e dato un'immagine eccessivamente negativa delle previsioni Istat. Non è comunque una forchetta esaltante, ma un +0,3% è ben diverso da un -0,3%: "Nì".
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