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"Nelle Città metropolitane si concentra quasi la metà della popolazione italiana e nei loro territori si genera una quota assai rilevante del Pil del Paese"
Ignazio Marino rispolvera l'intramontabile tema delle Città metropolitane che da ormai 20 anni tiene con il fiato sospeso elettori, politici e amministratori locali. La speranza del sindaco di Roma, resa più forte dalle recenti evoluzioni legislative, è che siamo finalmente arrivati ad un dunque e che Roma possa, a breve, fregiarsi del titolo e delle funzioni di "Città metropolitana".
Per sottolineare l'esigenza a livello nazionale, Marino riporta in questa dichiarazione alcuni dati sulla situazione metropolitana: la popolazione italiana vive per quasi la metà all'interno di queste aree urbane e una quota "rivelante" del Pil viene prodotta in questi territori. Vero o Panzana Pazzesca?
Visto che Marino cita le Città metropolitane in riferimento alle riforme legislative dello Stato, ipotizziamo che si stia riferendo alle città, e relative aree, di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, come stabilito dal decreto legge n. 95 del 2012, all'articolo 18, (convertito in legge, 7 agosto 2012, n. 135). Specifichiamo che, in accordo con la legge, l'area metropolitana viene fatta coincidere con i confini provinciali.
I dati istat mostrano una popolazione residente al 31 dicembre 2013 che va dai 4 milioni di abitanti di Roma fino ai soli 550 mila di Reggio Calabria (i dati sono rappresentati nella tabella sottostante; possono essere visualizzati, con riferimento al 2012, in maniera interattiva qui). Sommati, si tratta di 17.898.876 abitanti, che rappresentano solo il 30% della popolazione nazionale, ovvero 59 milioni e 300 mila.
Per quanto riguarda il Pil, i dati che abbiamo utilizzato sono quelli forniti da Eurostat per l'anno 2011, in relazione alle Regioni NUT 3 che corrispondono alle Province italiane. Come si può vedere dalla tabella che include il corrispondente Pil nazionale per i diversi anni, le 10 aree metropolitane italiane generano circa il 35% del Pil italiano complessivo, con un contributo fondamentale dalle città di Milano e Roma che da sole generano il 50% del Pil totale.
La popolazione delle aree metropolitane è quindi "solo" il 30% di quella italiana mentre la quota di Pil generata non si può, in effetti, non considerare rilevante: "C'eri quasi" per Ignazio Marino.
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